Quando le cose mi cadono dalle mani, non è colpa mia, è colpa delle cose.
L'ottimismo è il profumo della vita.
Non è vero che uno più uno fa sempre due; una goccia più una goccia fa una goccia più grande.
Un vecchio che visse solo in un villaggio abbandonato, visto che ero in pena per lui, mi ha gridato: "Ricordati che la solitudine tiene compagnia".
C'è chi non sa dove andare e sta correndo per andarci subito.
Se noi imparassimo a parlare, gli animali ci capirebbero meglio.
Non c'è male all'infuori della colpa.
Le colpe delle donne, dei fanciulli, dei servi, dei deboli, dei poveri, degli ignoranti sono colpe dei mariti, dei padri, dei padroni, dei forti, dei ricchi, dei sapienti.
L'uomo può sopportare le disgrazie, esse sono accidentali e vengono dal di fuori: ma soffrire per le proprie colpe, ecco l'aculeo della vita.
Si dimentica la propria colpa, quando la si è confessata a un altro, ma di solito non la dimentica l'altro.
L'assoluzione del colpevole condanna il giudice.
Ogni colpa sembra mostruosa finché non arriva un'altra colpa che le sia compagna.
Ricorda che si dovrebbe essere grati che vi siano delle colpe di cui si può essere accusati ingiustamente.
Quando viene assolto un colpevole, è condannato il giudice.
Una colpa non è cancellata finché si rammenta.
Chi sfugge ad un processo confessa la propria colpa.