Chi ride è malvagio solo per chi crede in ciò di cui si ride.
La stampa deve diventare sempre più storiografia dell'istante.
I libri non sono fatti per crederci, ma per essere sottoposti a indagine. Di fronte a un libro non dobbiamo chiederci cosa dica ma cosa vuole dire.
L'eroe vero è sempre eroe per sbaglio, il suo sogno sarebbe di essere un onesto vigliacco come tutti.
La creazione, anche se produce l'errore, si dà sempre per amore di qualcuno che non siamo noi.
Il teatro è anche finzione solo perché è anzitutto segno.
Adoro le persone che mi fanno ridere. Penso che ridere sia la cosa che mi piace di più. È la cura per moltissimi mali.
Non si può ridere di tutto e di tutti, ma ci si può provare.
Ridere è il linguaggio dell'anima.
Occorre ridere soprattutto di noi stessi.
Del senno di poi si può sempre ridere e anche di quello di prima, perché non serve.
Il riso è il salto del possibile nell'impossibile.
Sono nato piangendo mentre tutti ridevano e morirò ridendo quando tutti piangeranno.
La risata è per definizione sana.
È cosa giusta, ponderata e nobile che, se malattia e dolore sono contagiosi, non vi sia nulla al mondo di così irresistibilmente contagioso come il riso e il buon umore.
Una risata slarga e riscalda il cuore, ha la fraternità della preghiera; chi sa ridere di ciò che rispetta e amare ciò di cui ride, incluso in primo luogo se stesso, è un giusto.