La morte: un punto o una virgola?
Gli adulti sono bambini che giocano a vivere.
Quando uno stupido ammette di esserlo è buon segno. Sta diventando intelligente.
Non c'è protezione migliore dai ladri che la povertà.
Ogni anno oltrepassiamo senza saperlo il giorno della nostra morte.
Mi sono riappacificato col pensiero di dover morire quando ho compreso che senza la morte non arriveremmo mai a fare un atto di piena fiducia in Dio. Di fatto in ogni scelta impegnativa noi abbiamo sempre delle uscite di sicurezza. Invece la morte ci obbliga a fidarci totalmente di Dio.
Meglio morire combattendo per la libertà che vivere da schiavi.
L'anima non dimora, qual massa indipendente, nel corpo come in un carcere, da cui sarebbe liberata dalla morte. L'anima è l'uomo nella sua totalità. L'uomo non ha un'anima, egli è un'anima.
Tutte le donne devono lottare con la morte per tenere i loro figli. La morte, essendo senza figli, vuole i nostri.
Il fatto che sono morti non testimonia affatto che siano vissuti.
Non si vedono comete quando muoiono poveri mendichi; i cieli stessi annunciano col fuoco la morte dei potenti.
Non è che ho paura di morire. È che non vorrei essere lì quando succede.
Ci vuole tutta la vita per imparare a vivere e, quel che forse sembrerà più strano, ci vuole tutta la vita per imparare a morire.
È strano come a volte il ricordo della morte sopravviva molto più a lungo della vita che essa ha rubato.
La morte produce qualcosa di piacevole: le vedove.