Amare e perdonare non è proprio dell'uomo: è proprio di Dio o della donna.
Ogni civiltà incomincia dalla teocrazia per finire nella democrazia.
La più grande gioia della vita è la convinzione di essere amati.
Un ipocrita è un paziente nella doppia accezione del termine. Calcola un trionfo e sopporta un supplizio.
Per prima cosa fu necessario civilizzare l'uomo in rapporto all'uomo. Ora è necessario civilizzare l'uomo in rapporto alla natura e agli animali.
Perdonando un torto ricevuto, si può cangiare un nemico in amico.
Possiamo perdonare un bambino quando ha paura del buio. La vera tragedia della vita è quando un uomo ha paura della luce.
Si perdonano coloro che ci hanno offeso perché così il conto torna: un'offesa ciascuno. Ma quest'ultima è mortale.
Questa mattina porta una pace che rattrista; nemmeno il sole mostrerà la sua faccia. Andiamo via da qui, a ragionare di questi dolorosi avvenimenti. Per alcuni sarà il perdono, per altri il castigo immediato: poiché mai storia fu più triste di quella di Giulietta e del suo Romeo.
Ragione per governare ma clemenza per perdonare: la prima è legge, privilegio l'altra.
Il perdono non sostituisce la giustizia.
Perdona sempre i tuoi nemici. Nulla li fa arrabbiare di più.
Il perdono. Lì c'è veramente il volto di Dio.
Grazia a buon prezzo è annunzio del perdono senza pentimento.
Perdoniamo tutto a noi stessi e nulla agli altri.