La vera gloria di un vincitore è quella di essere clemente.
La ricchezza è relativa all'oggetto a cui taluno tende: un uomo che abbia trecentomila scudi di rendita, è un ricchissimo privato, ma sarebbe un miserabile sovrano.
Ciò che è effetto di sola fortuna non si ripete con tanta simiglianza due volle.
Il sentimento produce l'entusiasmo.
Le vittorie consumano le forze al pari o poco meno delle disfatte, e le forze si perdono inutilmente se non prive di consiglio, o lo scopo è tale che non possa ottenersi.
Ricorda che se le opportunità per grandi propositi non dovessero mai arrivare, le opportunità per dei buoni propositi si rinnovano di giorno in giorno. La cosa che dobbiamo desiderare è la bontà, non la gloria.
Quale rivale dovete combattere? Un marito! Non vi sentite umiliato di fronte a questa sola parola? Che vergogna se fallite! e quanta poca gloria nel successo!
Passa la gloria del mondo, senza gloria, senza mondo, senza un miserabile panino alla mortadella.
La gloria è il risultato dell'adattamento di uno spirito alla stupidità nazionale.
L'abilità naturale senza istruzione ha conquistato più spesso la gloria e la virtù che non l'istruzione senza l'abilità naturale.
Infelice colui che legge la sua gloria nello sguardo volubile del pubblico.
Vi sono crimini che diventano innocenti e perfino gloriosi a causa del loro splendore, numero ed eccesso.
Colui il quale teme di perdere la gloria, è sicuro che la perderà.
Nei tempi più gloriosi dell'arte, gli artisti si esprimevano imitando i grandi artisti del passato, e imitando trovavano se stessi. Un capolavoro era un'imitazione mal riuscita.
La lumachella de la Vanagloria ch'era strisciata sopra un obelisco, guardò la bava e disse: Già capisco che lascerò un'impronta ne la Storia.