Non si è mai disputato se c'è luce a mezzogiorno.
Vi scrivo una lunga lettera perché non ho tempo di scriverne una breve.
Ci sono uomini che usano le parole all'unico scopo di nascondere i loro pensieri.
La tolleranza non ha mai provocato una guerra civile; l'intolleranza ha coperto la terra di massacri.
Il successo è sempre stato figlio dell'audacia.
I negri sono, per natura, gli schiavi degli altri uomini. Essi vengono dunque acquistati come bestie sulle coste dell'Africa.
La religione è un sorriso che plana sopra un non-senso generale, un profumo residuo sopra un'onda di nulla. È per questo che, quando è a corto di argomenti, la religione ripiega sulle lacrime.
La religione cristiana è la religione delle cose impossibili; la giudaica, è religione da fanciulli; la maomettana, da porci.
La mia religione consiste di un'umile ammirazione per l'illimitato spirito superiore che rivela se stesso nei leggeri dettagli che siamo capaci di percepire con la nostra mente gracile e debole.
Noi non siamo cattolici da ristorante, non scegliamo dal menù quali regole seguire, noi seguiamo la dottrina rigorosamente.
Nella cosiddetta deferenza religiosa vibra costantemente un che di bizantino, se non addirittura di vile.
I santi andrebbero considerati colpevoli fino a che non ne venga comprovata l'innocenza.
Di solito la gente è infastidita da quei passi della Bibbia che non comprende, mentre i passi che infastidiscono me sono quelli che comprendo.
Dal momento che la religione produce effetti pubblici e politici, essa aumenta considerevolmente il suo potere di nuocere.
Per me la religione ebraica, così come tutte la altre religioni, è una incarnazione delle più infantili superstizioni.
Non vi sia tra voi religione diversa da quella della saggezza e della moralità, da quella dell'onestà e della decenza, della franchezza e della generosità d'animo; non ci sia religione diversa da quella che consiste nell'abolire completamente la tirannide e il culto degli dèi e dei loro idoli.