È più facile perdonare un nemico che un amico.
L'opposizione è vera amicizia.
Lo stolto non vede lo stesso albero che vede il saggio.
Se il pazzo persevererà nella sua follia diventerà saggio.
E' più facile perdonare un nemico che perdonare un amico.
Il vino migliore è il più vecchio, l'acqua migliore è la più nuova.
Il nemico diventa temibile solo quando incomincia ad aver ragione.
Molto meglio è avere uno vero nimico che uno ficto amico.
Do asilo dentro di me come a un nemico che temo d'offendere, un cuore eccessivamente spontaneo che sente tutto ciò che sogno come se fosse reale che accompagna col piede la melodia delle canzoni che il mio pensiero canta, tristi canzoni, come le strade strette quando piove.
Se non avrai nemici significherà che hai sbagliato tutto.
Anche la più sfacciata fortuna deve pur finire col sottomettersi al coraggio mai stanco della filosofia, come la più tenace città all'assedio senza tregua di un nemico.
Che Iddio possa avere pietà dei miei nemici; ne avranno bisogno.
Talvolta "amico" è parola priva di senso, "nemico" mai.
Grazie al nemico la vita, questo sinistro accidente, si trasforma in epopea.
Il modo migliore per difendersi da un nemico è non comportarsi come lui.
Chi non amerà i nemici non potrà conoscere veramente il Signore e la dolcezza dello Spirito Santo. Lo Spirito santo ci insegna ad amare i nemici così che l'anima si affanna per loro come per i veri figli.
Perdona sempre i tuoi nemici. Nulla li fa arrabbiare di più.
Il giorno in cui il bambino si rende conto che tutti gli adulti sono imperfetti, diventa un adolescente; il giorno in cui li perdona, diventa un adulto; il giorno che perdona se stesso, diventa un saggio.
Ciò che logora le nostre anime nel modo più rapido e peggiore possibile è perdonare senza dimenticare.
Non sono perfetto. So che ho ancora cose su cui devo lavorare, e sto lavorando su di esse. Ci sono cose che ho fatto di cui non sono orgoglioso, soprattutto quando hanno causato dolore agli altri. Chiedo a Dio che mi perdoni.
Perdona molto agli altri, nulla a te stesso.
Solamente chi è puro di cuore perdona la sete che conduce alle acque morte. E soltanto chi si regge ben saldo sulle proprie gambe sa porgere la mano a chi inciampa.
Giacché chi è infamato una volta, non aspetti più perdono.
Nel perdono, non ci si limita a non vendicarsi, ma si deve avere il coraggio di andare alla radice delle tendenze aggressive deviate, per estirparle.
Anche se Dio non ci perdonerà noi possiamo perdonare lui. Dobbiamo dimostrare a noi stessi di essere più grandi di Dio.
Perdonare sempre, ma dimenticare mai.
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