Il pubblico non ha vergogna né gratitudine.
Il dotto non è che uno schiavo letterario. Se lo mettete a scrivere una composizione propria, gli gira la testa, e non sa più dov'è.
L'unico vizio che non può essere perdonato è l'ipocrisia. Il pentimento di un ipocrita è esso stesso ipocrisia.
È meglio non saper né leggere né scrivere che saper leggere e scrivere, e non esser capaci d'altro.
Le persone più giudiziose che s'incontrano nella società sono gli uomini d'affari e gli uomini di mondo, che ragionano di quel che vedono e sanno, invece di far delle distinzioni sottili su come le cose dovrebbero essere.
Essere capaci di una solida amicizia o di un amore duraturo, sono le due più grandi prove, non solo della bontà di cuore, ma della forza mentale.
La cosa più dura per chi non crede in Dio: non avere nessuno cui poter dire grazie. Più ancora che per le proprie miserie si ha bisogno di un Dio per esprimere gratitudine.
La gratitudine è la più squisita forma di cortesia.
La memoria dei beni fatti, appresso l'ingratitudine, è fragile.
La gratitudine di un uomo è veleno per il suo benefattore.
Non vi sia alcuna gloria nel vostro successo ma attribuite tutto a Dio con il più profondo senso di gratitudine.
L'ingratitudine è il primo dovere di un principe.
Un singolo pensiero di gratitudine innalzato al cielo è la preghiera più perfetta.
Se detesti la maleducazione, devi sempre dire grazie e per favore. Dire grazie cambia la giornata a te e a chi se lo sente dire.
Volevo ringraziare un miliardo di cinesi, che mi seguono da centodieci repliche. E non è il problema di trovare teatri grandi, quanto il giro di pullman che ci sarà domani a Ferrara.