L'uomo morendo salda tutti i debiti.
L'inferno è vuoto e tutti i diavoli sono qui.
Il tuo vestire, per quanto può permetterti la borsa, sia di buon prezzo, ma non stravagante; ricercato, ma non troppo fastoso, ché l'abito rivela spesso l'uomo.
Dubita che il sole si muova, dubita che le stelle sono fuoco.
Chi sta in alto è soggetto a molti fulmini, e quando infine cade si sfracella.
Siamo fatti anche noi della materia di cui son fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d'un sogno è racchiusa la nostra breve vita.
Io non temo la morte, sa, non la temo assolutamente, perché so che essa è soltanto un passaggio. Verso Dio, la gioia senza fine.
C'è una fine per tutto e non è detto che sia sempre la morte.
Il mio primo film era così brutto, che in sette stati americani aveva sostituito la pena di morte.
Morire significa separarti non solo da quello che eri, ma anche da quello che non hai potuto diventare. Quest'ultimo aspetto della morte è il più inquietante.
La pallida morte batte ugualmente al tugurio del povero come al castello dei re.
I morti si nutrono di giudizi, i viventi di amore.
I cimiteri sono pieni di gente di cui il mondo non poteva fare a meno.
Morire è la condizione stessa dell'esistenza. In ciò mi rifaccio a tutti coloro che hanno detto che è la morte a dar senso alla vita proprio sottraendole tale senso. Essa è il non-senso che dà un senso negando questo senso.
La Morte è l'ultimo dei mali.
Morrai non perché sei malato, ma perché vivi.