I viaggi finiscono laddove s'incontrano gli amanti.
Opportunista. È come la sedia del barbiere, che è adatta per tutte le natiche.
Niente arriva a sproposito, se arriva insieme al denaro.
Sii fedele a te stesso da che deve seguire, come la notte al giorno, che tu non potrai essere falso con nessuno.
Non essere un debitore né un creditore, perché il prestito spesso perde se stesso e l'amico, e il prendere a prestito smussa il filo dell'economia. Questo sopra tutto: sii fedele a te stesso e deve seguirne, come la notte al giorno, che tu non puoi essere falso con nessun uomo.
Guardati dal mischiarti in tafferugli, ma se t'accada d'esservi coinvolto, agisci in modo che il tuo contendente abbia a guardarsi bene dai tuoi colpi.
Perché ti stupisci se viaggiare non ti serve? Porti in giro te stesso. Ti perseguitano i medesimi motivi che ti hanno fatto fuggire.
Questi umani sono diversi; viaggiano insieme a delle scimmie.
Il vero domicilio dell'uomo non è una casa ma la strada, e la vita stessa è un viaggio da fare a piedi.
I viaggi cominciano molto prima degli autobus, degli aerei, degli elicotteri, delle navi, dei piedi. I viaggi cominciano dentro la testa. È lì che ci si deve spostare, altrimenti, niente si muove.
Per molti giorni, per molte miglia, con molte spese, per molti paesi, sono andato a vedere i monti, sono andato a vedere il mare. Ma a due passi da casa, quando ho aperto gli occhi, non ho visto una goccia di rugiada, sopra una spiga di grano.
In viaggio mi avvolge un sentimento di pace e di sicurezza.
Sì, viaggiare, evitando le buche più dure, senza per questo cadere nelle tue paure, gentilmente senza fumo con amore, dolcemente viaggiare rallentare per poi accelerare con un ritmo fluente di vita nel cuore, gentilmente senza strappi al motore.
Lascia di quando in quando i sentieri battuti e inoltrati fra i boschi. Troverai certo qualcosa che non hai mai visto prima. Probabilmente si tratterà di una piccola cosa ma non ignorarla.
Il viaggio non finisce mai, solo i viaggiatori finiscono.
Viaggiare deve comportare il sacrificio di un programma ordinato a favore del caso, la rinuncia del quotidiano.