La misura dell'intelligenza è la capacità di cambiare.— Albert Einstein
La misura dell'intelligenza è la capacità di cambiare.
I più grandi scienziati sono sempre anche degli artisti.
Talvolta un pensiero mi annebbia l'Io: sono pazzi gli altri, o sono pazzo io?
Non esitono grandi scoperte nè reale progresso finché sulla terra esiste un bambino infelice.
Credo che una condotta di vita semplice e discreta sia la cosa migliore per tutti, la cosa migliore per il corpo e la mente.
Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato. Chi attribuisce le proprie sconfitte e i propri errori alla crisi, violenta il proprio talento e mostra maggior interesse per i problemi piuttosto che per le soluzioni. La vera crisi è l'incompetenza.
Non credo che l'universo si possa spiegare solo con cause naturali, e sono costretto a imputarlo alla saggezza e all'ingegnosità di un essere intelligente.
Più si è intelligenti, più si scopre che ci sono uomini originali. La gente comune non trova differenze tra gli uomini.
La ragione è l'intelligenza che fa esercizio fisico. L'immaginazione è l'intelligenza con un'erezione.
Quanto più una persona è intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo.
Il desiderio di sembrare intelligenti spesso c'impedisce di esserlo.
L'intelligenza è una categoria morale.
Il modo più facile per crescere come persona è circondarmi di persone più intelligenti di me.
Il banco di prova di un'intelligenza superiore è la capacità di contenere due idee opposte allo stesso tempo conservando la propria funzionalità.
Mannerini mi ha insegnato che essere intelligenti non significa tanto accumulare nozioni, quanto selezionarle una volta accumulate, cercando di separare quelle utili da quelle disutili.
Io non solo uso tutto il cervello che possiedo, ma anche tutto quello che posso prendere a prestito.