Venezia è un imbroglio che riempie la testa soltanto di fatalità.— Francesco Guccini
Venezia è un imbroglio che riempie la testa soltanto di fatalità.
Sarà forse un'assurda battaglia, ma ignorare non puoi che l'Assurdo ci sfida per spingerci ad essere fieri di noi.
Bologna ombelico di tutto, mi spingi a un singhiozzo e ad un rutto rimorso per quel che m'hai dato che è quasi ricordo, in odor di passato.
La vedi nel cielo quell'alta pressione, la senti una strana stagione? Ma a notte la nebbia ti dice di un fiato che il dio dell'inverno è arrivato.
Secondo voi ma a me cosa mi frega di assumermi la bega di star quassù a cantare, godo molto di più nell'ubriacarmi oppure a masturbarmi o, al limite, a scopare.
Certo non sai quanto sei dolce e bella quando dormi con i capelli lunghi sparsi abbandonati sul cuscino!
Venezia che muore, Venezia appoggiata sul mare, la dolce ossessione degli ultimi suoi giorni tristi Venezia la vende ai turisti.
Lontana dal mondo e dal tempo, staccata. Immobile e imperitura, Venezia bisogna rispettarla fin dove è possibile. Noli me tangere dice.
Dite: "Com'è triste Venezia"? Si vede che non avete mai visto Monfalcone.
Roma e Venezia si riuniranno all'Italia ma chissà se Napoli non sfuggirà all'Italia. Facile prender Napoli, difficile il conservarla.
La gondola nera, slanciata, e il modo in cui si muove, lieve, senza rumore alcuno, ha qualcosa di strano, una bellezza da sogno, ed è parte integrante della città dell'ozio, dell'amore e della musica.
Quando arriviamo a Venezia, stammi vicina. Il sindaco dice che a guardare le pitture uno casca in acqua come niente.
A Venezia per i vostri bisogni servitevi delle toilette pubbliche. Ce ne sono ben due: una a Mestre e una sull'autostrada per Padova, dove, tra l'altro, potrete ammirare il fenomeno dell'acqua alta in pieno autogrill.
Venezia è come mangiare un'intera scatola di cioccolata al liquore in una sola volta.
Se dovessi cercare una parola che sostituisce "musica" potrei pensare soltanto a Venezia.