135 frasi, citazioni, aforismi
È sempre doloroso separarsi dalle persone che si conoscono da poco. Si può sopportare l'assenza di vecchi amici con animo sereno. Ma perfino una momentanea separazione da qualcuno a cui si è appena stati presentati risulta quasi insopportabile.
Non si è mai troppo lontani per non trovarsi.
L'assenza è una piú acuta presenza. Vale per la voce, per l'udito. Vale per le persone che c'erano e non ci sono piú. Vale per noi che non smettiamo un momento di cercare ciò che non c'è. Di desiderare quello che manca.
Perché ci vuole tanto bagaglio per andarsene lontano da tutto?
Salutarsi è una pena così dolce che ti direi addio fino a domani.
Vivere senza di lui sarebbe stato, per sempre, la sua occupazione fondamentale, e da quel momento le cose avrebbero avuto ogni volta un'ombra, per lei, un'ombra in più, perfino nel buio, e forse soprattutto nel buio.
Se si allontanano i corpi, si dividono le menti e i sentimenti diventano di cartone.
Ci si può amare senza vedersi.
Esserci sempre, ma da lontano.
Non c'è rabbia nella sua voce. Solo vuoto, ed è peggio. Il ragazzo del pane sta già scivolando via da me.
Il denigrare quelli che amiamo ci allontana sempre un poco da loro. Non bisogna toccare gli idoli: la polvere d'oro che li ricopre potrebbe restarci attaccata alle dita.
Non sapeva concepire desideri in contrasto con la natura della Luna e il suo corso e il suo destino, e se la Luna ora tendeva ad allontanarsi da lui, ebbene egli godeva di questo allontanamento come aveva fino allora goduto della sua vicinanza.
Credevo di poter perpetuare la presenza delle persone, di averle accanto a me, conservando i loro ricordi, le loro «cose», i loro totem.
Separarci è un dolore così dolce che non mi stancherei, amore mio, di dirti buona notte fino a giorno.
Non fidarti mai di un marito troppo lontano, né di uno scapolo troppo vicino.
La poesia è distacco, lontananza, assenza, separatezza, malattia, delirio, suono, e soprattutto, urgenza, vita, sofferenza. È l'abisso che scinde orale e scritto.
Un teatro era il paese, un proscenio di pietre rosa, una festa di mirabilia. E come odorava di gelsomino sul far della sera. Non finirei mai di parlarne, di ritornare a specchiarmi in un così tenero miraggio di lontananze.
Tutti quelli di cui sentiamo la mancanza ci hanno lasciato appena alcune foto, che sono come pezzi di vita congelata nel momento del clic.
Un parente povero è sempre un parente lontano.
In me ci son sempre stati due pagliacci, oltre agli altri, quello che chiede soltanto di starsene dov'è e quello che s'immagina che più lontano si stia un po' meno peggio.