Avere un'alta stima di sé è sentirsi serenamente adeguati alla vita.
L'autostima è una necessità umana fondamentale. Il suo impatto non richiede né la nostra comprensione, né il nostro consenso. Si fa strada dentro di noi anche senza che lo avvertiamo.
L'autostima non sostituisce un tetto sulla testa o una pancia piena, ma aumenta la possibilità che l'individuo trovi il modo di soddisfare queste necessità.
Per quanto possa sembrare paradossale, quello che a molti di noi manca è il coraggio di tollerare la felicità senza autosabotarsi.
Il primo passo verso il cambiamento è la consapevolezza. Il secondo passo è l'accettazione. Il terzo passo è l'azione.
L'uomo che non apprezza se stesso, non può valutare niente e nessuno.
Sii bello se è possibile, saggio se vuoi, ma rispetta te stesso.
L'autostima altalenante è avere la consapevolezza dell'immensa inferiorità di chiunque altro e al tempo stesso la consapevolezza dell'immensa inferiorità di se stessi rispetto a chiunque altro.
Possiamo ottenere l'approvazione degli altri, se agiamo bene e ci mettiamo d'impegno nello scopo; ma la nostra stessa approvazione vale mille volte di più.
Essere selezionati nel mucchio è sempre gratificante per la propria autostima e fa sentire in dovere di ricambiare in qualche modo; questo rivela il perché di molti matrimoni altrimenti incomprensibili.
Non esistono pozioni magiche, non si può cancellare tutto per sempre. Ci sono solo piccoli passi verso l' alto; una giornata più facile, una risata inattesa, uno specchio di cui ormai non m' importa più.
Mi chiedi qual è stato il mio più grande progresso? Ho cominciato a essere amico di me stesso.
L'autostima è il problema di molte donne.
Perché dovremmo preoccuparci di ciò che gli altri pensano di noi, perché dovremmo avere più fiducia nelle loro opinioni che nella nostra?
La tua autostima è una tacca sotto quella di Kafka.