scrittore, generale e inventore francese
C'è forse un Dio che sia potente abbastanza contro l'amore?
Che ceda, ma che combatta; senza aver la forza di vincere abbia quella di resistere; che assapori lentamente il sentimento della propria debolezza, ma sia costretta a riconoscere la propria disfatta.
L'umanità non è perfetta in nessun genere, nel male non più che nel bene. Lo scellerato ha le sue virtù, come l'uomo onesto le sue debolezze.
O godimento delizioso! t'imploro per la mia felicità e anzitutto per la mia pace. Qual fortuna per noi che le donne si difendano così male. Accanto a loro non saremmo che timidi schiavi.
Che razza di insolenza proterva ha quest'uomo che osa dormire tranquillo mentre la donna che ha offeso non si è ancora vendicata?
Non c'è dunque donna che non abusi del potere che è riuscita ad ottenere.
Dove ci conduce la vanità? Il savio ha mille ragioni quando afferma che la vanità è la nemica della felicità.
L'odio è sempre più chiaroveggente e ingegnoso che l'amicizia.
Finché vi barcamenate tra molti uomini, non sono per niente geloso; vedo allora nei vostri amanti soltanto dei successori di Alessandro, incapaci di conservare tutti insieme quell'impero su cui io regnavo da solo.
Quale rivale dovete combattere? Un marito! Non vi sentite umiliato di fronte a questa sola parola? Che vergogna se fallite! e quanta poca gloria nel successo!