Non vivi in un mondo tutto da solo. Ci sono anche i tuoi fratelli.— Albert Schweitzer
Non vivi in un mondo tutto da solo. Ci sono anche i tuoi fratelli.
La felicità non è nient'altro che essere in salute e avere poca memoria.
Il successo non è la chiave della felicità. La felicità è la chiave del successo, se ami ciò che stai facendo, avrai successo.
La musica e i gatti sono un ottimo rifugio dalle miserie della vita.
Quello che puoi fare tu è solo una goccia nell'oceano, ma è ciò che dà significato alla tua vita.
Un grande segreto del successo è di passare la propria vita come una persona che non si logora mai.
Il grande rinnovamento del mondo consisterà forse in questo, che l'uomo e la donna, liberati da tutti i falsi sentimenti e riluttanze, si cercheranno l'un l'altro non come opposti, ma come fratelli e sorelle, come vicini, e giungeranno a stare insieme come esseri umani.
Se un uomo non è impegnato a credere che tutti gli appartenenti al genere umano sono suoi fratelli, allora lavora invano e ipocritamente nei vigneti dell'uguaglianza.
Il legame di fraternità che si forma in famiglia tra i figli, se avviene in un clima di educazione all'apertura agli altri, è la grande scuola di libertà e di pace. In famiglia, tra fratelli si impara la convivenza umana, come si deve convivere in società.
La natura ci produsse fratelli, generandoci dagli stessi elementi e destinati agli stessi fini. Essa pose in noi un sentimento di reciproco amore con cui ci ha fatto socievoli.
Il jazz, se si vuole chiamarlo così, è un'espressione musicale; e questa musica è per me espressione degli ideali più alti. C'è dunque bisogno di fratellanza, e credo che con la fratellanza non ci sarebbe povertà. E con la fratellanza non ci sarebbe nemmeno la guerra.
Qualcuno ha detto la musica è fratellanza, buona speranza allora, buona speranza.
Solo chi riconosce la propria fragilità, il proprio limite può costruire relazioni fraterne e solidali, nella Chiesa e nella società.
La fraternità presuppone la paternità di Dio e la maternità della Chiesa e della Madre, la Vergine Maria. Dobbiamo ogni giorno rimetterci in questa relazione, e lo possiamo fare con la preghiera, con l'Eucaristia, con l'adorazione, con il Rosario.
Siate donne e uomini di comunione, rendetevi presenti con coraggio là dove vi sono differenze e tensioni, e siate segno credibile della presenza dello Spirito che infonde nei cuori la passione perché tutti siano una sola cosa. Vivete la mistica dell'incontro.
Quando siamo stanchi o ci diventa pesante il compito di evangelizzare, è bene ricordare che la vita che Gesù ci offre risponde alle necessità più profonde delle persone, perché tutti siamo stati creati per l'amicizia con Gesù e per l'amore fraterno.