In ogni arte la semplicità è essenziale.— Arthur Schopenhauer
In ogni arte la semplicità è essenziale.
È la cattiveria il collante che tiene insieme gli uomini. Chi non ne ha abbastanza si distacca.
Chi ama la verità odia gli dèi, al singolare come al plurale.
Negli anni di adolescenza noi siamo per lo più scontenti della nostra situazione e del nostro ambiente, qualunque esso sia; a tale ambiente infatti noi attribuiamo ciò che in ogni caso dipende dalla vuotezza e dalla miseria della vita umana.
Per riuscire a cavarsela nel mondo, è opportuno fare una grande provvista di cautela e di indulgenza: con la prima ci si difende dai danni e dalle perdite, con la seconda dalle contese e dalle liti.
La religione cattolica è una guida per elemosinare il Cielo: guadagnarselo sarebbe troppo scomodo. I preti sono i sensali di quell'accattonaggio.
Tutti sono capaci di parlare o di scrivere in modo oscuro e noioso: la chiarezza e la semplicità invece sono scomode. Non solo perché richiedono più sforzo e più talento, ma perché quando si è costretti a essere chiari non si può barare.
A compiacersi del semplice ci vuole un'anima grande.
Bisogna vivere con semplicità e pensare con grandezza.
Nella sua semplicità popolare il cittadino non sofisticato, passando dinanzi al parlamento o ai ministeri, è talora indotto a porre il dubbio se sia proprio lì che si governi l'Italia.
Vi raccomando vivamente la santa semplicità.
Il facile è difficilissimo. Il semplice è complicatissimo.
La generale e principale caratteristica dei capolavori greci è una nobile semplicità e una quieta grandezza, sia nella posizione che nell'espressione.
La semplicità è l'essenza dell'universalità.
Cose minimali è molto difficile che ne faccia perchè io non ricerco il minimalismo, semmai la semplicità che è una cosa molto differente.
Le tre regole di lavoro: 1. Esci dalla confusione, trova semplicità. 2. Dalla discordia, trova armonia. 3. Nel pieno delle difficoltà risiede l'occasione favorevole.