Il miglior pubblico che io abbia mai avuto non faceva il minimo rumore alla fine del mio spettacolo.
La bellezza di una donna si deve percepire dai suoi occhi, perché quella è la porta del suo cuore, il posto nel quale risiede l'amore.
Credo fermamente che il sorriso sia l'accessorio più bello che una donna possa indossare!
Ricordati, se mai dovessi aver bisogno di una mano che ti aiuti, che ne troverai una alla fine del tuo braccio... Nel diventare più maturo scoprirai che hai due mani. Una per aiutare te stesso, l'altra per aiutare gli altri.
Il timore di perdere la persona a cui tieni di più non dovrebbe indurti a rinunciare all'amore. Perché guardi a destra e a sinistra prima di attraversare la strada? Per paura di essere investita. Eppure, continui ad attraversare la strada!
La felicità è costituita da una salute di ferro e da una memoria corta.
Anche se girassi un film su Cenerentola, il pubblico cercherebbe qualche cadavere nella carrozza.
Di rado il pubblico perdona due volte.
Il pubblico è una vecchia. Lasciatela borbottare.
Il pubblico non ha vergogna né gratitudine.
Non esiste animale più meschino, stupido codardo, miserabile, egoista, malevolo, invidioso, ingrato del Pubblico. È il più vigliacco dei vigliacchi, perché ha paura di sé stesso.
Il pubblico non sa mai quello che vuole, ma solo ciò che non vuole.
Il pubblico è una bestia feroce: bisogna incatenarlo oppure fuggire.
Il pubblico rispetto al genio è un orologio che ritarda.
Non sempre il pubblico sbaglia, anche se sbaglia quasi sempre.
Credo nel rumore di chi sa tacere.
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
Ai gatti riesce senza fatica ciò che resta negato all'uomo: attraversare la vita senza fare rumore.
L'Italia è il paese dei furbi. Ieri ero a Roma, sono salito su un autobus e ho timbrato il biglietto: tlic tlac. Il guidatore si è girato e ha detto: "C. è 'sto rumore?".
Il rumore non dimostra nulla. Spesso una gallina che ha appena fatto un uovo schiamazza come se avesse fatto un asteroide.
Tuttavia le persone felici a questo mondo fanno un rumore di calamità.
Fra i rumori della folla ce ne stiamo noi due, felici di essere insieme, parlando piano, forse nemmeno una parola.
Il rumore non prova nulla. A volte una gallina, che non ha fatto che un uovo, chioccia come se avesse fatto un asteroide.
La morte s'avvicina, e il suo rumore: Fratello, Amico, Ombra, cosa importa? È la morte la nostra unica porta per uscire da un mondo dove tutto muore.
Federico Fellini, al contrario, quando lavorava aveva bisogno della confusione: sceglieva di essere circondato dal massimo della volgarità e della «caciaroneria». Federico Fellini si isolava all'interno del massimo del rumore e del disordine.
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