Non sanno di cercare la caccia e non la preda.
Ci sono soltanto due specie di uomini: giusti che si credono peccatori e peccatori che si credono giusti.
Il dramma degli uomini è non trovare mezz'ora di silenzio.
Ci sono due tipi di mente... quella matematica, e quella che viene chiamata l'intuitiva. La prima arriva alle sue vedute lentamente, ma sono ferme e rigide; la seconda è dotata di grande flessibilità e applica se stessa simultaneamente alle diverse parti apprezzabili di ciò che essa ama.
La giustizia senza forza è impotente; la forza senza giustizia è tirannia.
Ci sono due categorie di uomini: i giusti che si credono peccatori, e i peccatori che si credono giusti.
Il vero cacciatore ama gli animali a cui dà la caccia, forse anche perché li considera complici di questo gioco in cui ritrova la sua origine esistenziale. Non spara, per esempio, sul bersaglio fermo: lo considera sleale.
Quell'amore che ha l'uomo cacciatore per ciò che è vivo e non sa esprimerlo altro che puntandovi il fucile.
La caccia al cervo sarebbe un autentico sport se solo il cervo avesse il fucile.
Quando un uomo vuole uccidere una tigre, lo chiama sport; quando una tigre vuole uccidere lui, la chiama ferocia.
La caccia e la boxe appartengano alla macelleria, non allo sport.
Quando tutti gli animali impareranno a sparare? Quando diventerà pericoloso per ogni cacciatore sparare?
Nella caccia non vedo che un atto inumano e sanguinario, degno solamente dei selvaggi e di uomini che conducono una vita senza coscienza.
La caccia non è una forma naturale della lotta per l'esistenza, ma un ritorno volontario allo stato selvaggio.
In ogni bestia folgorata da un fucile in un sottobosco si ritorna a punire l'innocenza di Gesù Cristo.