Io sono davvero sorpreso quando considero quanto sia debole la mia mente e quanto prona all'errore.— Cartesio
Io sono davvero sorpreso quando considero quanto sia debole la mia mente e quanto prona all'errore.
E' atteggiamento prudente non fidarsi mai di quelli che ci hanno ingannato anche solo una volta.
Io sono un essere che pensa, che dubita, che nega, che conosce solo poche cose, che ne ignora molte, che odia, che vuole e che non vuole, che immagina, che ama e che sente. E che pur sapendo che tutte queste cose potrebbero anche non esistere, sa invece che esistono tutte dentro il suo cervello.
Sono persuaso che la matematica sia il più importante strumento di conoscenza fra quelli lasciatici in eredità dall'agire umano, essendo la fonte di tutte le cose.
Il primo principio di tutti i cittadini deve essere l'obbedienza alle leggi e ai costumi del proprio paese, e in tutte le altre cose comportarsi secondo le opinioni più moderate e più lontane dall'eccesso.
Nulla è più equamente distribuito del buonsenso: nessuno pensa che gliene occorra una quantità maggiore di quella che possiede.
Ciò che è beato e incorruttibile non ha problemi, né ne procura ad altri. Allo stesso modo non si fa prendere dall'odio né dalla passione; in colui che è debole, invece, si trovano tutte queste cose.
La neutralità, come principio durevole, è una prova di debolezza.
Invecchiando si perdonano nel giovane le debolezze tipiche e ricorrenti ma si prendono in odio profondo quelle rare e rivelatrici.
Nelle nostre scuole viene chiamata "bestialità", e questo è il miglior nome per essa... se dovesse diventare un'abitudine distruggerebbe rapidamente la salute e lo spirito; renderebbe debole il corpo e la mente, e porterebbe spesso all'ospedale psichiatrico.[Parlando della masturbazione].
La carne tenera finisce per fare i vermi.
Le cose più belle sono quelle che il mondo può rompere più facilmente.
La mia debolezza... Qual è la mia debolezza? Dovrei pensarci. Probabilmente avrei lo stesso problema nel rispondere se mi chiedeste qual è la mia forza. E forse sono la stessa cosa.
Kafka: grida di impotenza in dieci potenti volumi.
È soltanto per la debolezza dei nostri organi che non ci vediamo in un mondo delle fate.
La più grande debolezza della violenza è l'essere una spirale discendente che da' vita proprio alle cose che cerca di distruggere. Invece di diminuire il male, lo moltiplica.