Il debole non può mai perdonare. Il perdono è un attributo del forte.
L'odio può essere sconfitto soltanto con l'amore.
Ci sono persone nel mondo così affamate, che Dio non può apparire loro se non in forma di pane.
Dovunque c'è verità deve essere data con amore, o il messaggio e il messaggero verranno rifiutati.
Uno sciopero non dovrebbe mai essere manovrato ma spontaneo. Se lo si organizza senza alcuna coercizione non vi sarà spazio per il goondaismo e i saccheggi. Sarebbe uno sciopero caratterizzato dalla perfetta collaborazione fra gli scioperanti.
Il più duro metallo si arrende al grado di calore sufficiente. Nello stesso modo il cuore più duro deve fondere all'adeguato grado di calore della non-violenza. E non c'è limite alla capacità della non-violenza di generare calore.
Più il corpo è debole più comanda: più è forte meglio obbedisce.
Bisogna accettare le fragilità come la parte vincente di noi. Tanto Superman non ci è dato esserlo.
La debolezza è il solo difetto che non si saprebbe correggere.
Dio è la speranza del forte, e non la scusa del vile. Noi siamo tutti impastati di debolezze e di errori: perdonarci reciprocamente le nostre balordaggini è la prima legge di natura.
La vendetta procede sempre dalla debolezza dell'animo, che non è capace di sopportar le ingiurie.
L'ostinazione è l'unica forza del debole... e una debolezza in più.
Sono convinta che per mostrare la propria fragilità ci voglia una gran forza. Tutti sono capaci di affrontare la vita con una pellaccia dura da bisonte, chiudendosi in se stessi. È più difficile, invece, rimanere aperti e disponibili.
Per decenni passavo per una disfattista a causa del divorzio e l'aborto, ora i giornali del Cavaliere mi chiamano Santa Maria Goretti, parruccona, Torquemada... Ma tutto questo a me pare solo un segno di debolezza e di nervosismo.
Non bisogna mai minacciar chicchessia, perché è una debolezza da donna.
L'odio è un tonico, fa vivere, ispira vendetta; invece la pietà uccide, indebolisce ancora di più la nostra debolezza.