Il testo di Cesare Pascarella presenta una visione spietata e satirica della natura dell'amicizia. La frase esprime un punto di vista che ribalta l’idea romantica del valore intrinseco delle amicizie autentiche, sostituendola con la più pragmatica ma anche crudele realtà economica. Sottolineando il fatto che in una società considerata come 'un bosco di assassini', le relazioni interpersonali sono spesso guidate da interessi materialistici e non affettivi genuini. Questo aforisma critico evidenzia la perdita dell'autenticità nelle amicizie, sostituendola con un interesse che è soltanto monetario o di vantaggio personale.