Non sto cercando me stesso. Sono in New Mexico, non in India.— Cheyenne
Non sto cercando me stesso. Sono in New Mexico, non in India.
La solitudine è il teatro dei risentimenti.
È l'India che ci ha dato l'ingegnoso metodo di esprimere tutti i numeri per mezzo di dieci simboli.
Sono così assetato di libertà che mi sentirei a disagio anche se mi venisse vietato l'accesso ad un qualsiasi angolo sperduto dell'India.
Per dire di sì gli indiani scuotono la testa esattamente come noi quando vogliamo dire di no. È questa una delle più nette differenze che dividono l'Oriente dall'Occidente.
Com'è Washington? Diciamo che assomiglia a Calcutta: sommersa di mendicanti; solo che questi mendicanti hanno abiti da 1500$ e non dicono "per favore" e "grazie tante".
La spiritualità è infatti la chiave principale del pensiero indiano, il senso dell'infinito è nativo con questo.
L'India non è soltanto all'origine di tutte le cose, essa è superiore in tutto, intellettualmente, religiosamente o politicamente e persino il patrimonio greco appare pallido al confronto.
In India, e in molti altri luoghi del mondo, vi sono milioni di poveri, ed essi condividono la Croce di Cristo perché Cristo sulla Croce ha preso su di sé tutte le croci del mondo.
Nagarjuna fu uno dei più grandi Maestri che l'India abbia mai prodotto, del calibro del Buddha, Mahavira e Krishna. E Nagarjuna era un genio raro. A livello intellettuale non esiste paragone possibile con nessun altro al mondo. Capita raramente un intelletto così acuto e penetrante.
Come possiamo pretendere di fare dell'India uno Stato laico se scegliamo le persone in base alla loro comunità?