L'uomo è il prodotto dei suoi errori.
La lontananza è il fascino dell'amore.
Il cinema, a furia di rendere tutto patetico e sentimentale, rende cinici. Non dà all'uomo che atteggiamenti.
Dei Greci, i meridionali hanno preso il loro carattere di mitomani. E inventano favole sulla loro vita che in realtà è disadorna. A chi come me si occupa di dirne i mali e i bisogni, si fa l'accusa di rivelare le piaghe e le miserie, mentre il paesaggio, dicono, è così bello.
La vita in comune gli sembrava una curiosa invenzione e un accordo fra gente che ha paura.
Quando a un cristiano capita qualche cosa di male, tutti intorno a volersene profittare come cani!
L'uomo è un sole, i sensi sono i suoi pianeti.
L'uomo è pieno di contraddizioni: a casa sua esige di essere servito come in un albergo e, quand'è in albergo, si secca se tutto non è come a casa sua.
Credo che gli uomini siano foglie che non rispettano i tronchi.
Qualcuno ha definito la malattia dell'uomo d'oggi come una progressiva perdita del centro. Un tempo l'uomo fu creduto misura di tutte le cose, più tardi si continuò a crederlo misura di tutte le cose, oggi non lo si crede più misura di nulla.
Ogni uomo è insieme cristiano e parricida, impasto di santità e abiezione.
Si può considerare l'uomo come un animale di specie superiore che produce filosofie e poesie pressappoco come i bachi da seta fanno i loro bozzoli e le api fanno i loro alveari.
L'uomo è un piccolo mondo.
Condizione dell'uomo. Incostanza, noia, inquietudine.
L'uomo è per natura un animale politico.