Se una donna non ha un amico da mettere a parte degli affari suoi, per farsi consigliare e assistere, nove volte su dieci è perduta. Anzi, più denaro ha, più si trova in pericolo d'essere imbrogliata e ingannata.
I migliori non possono eludere il loro destino: i buoni muoiono presto, e i cattivi muoiono tardi.
Di tutti i flagelli da cui è afflitto il genere umano la tirannia ecclesiastica è il peggiore.
Quando una donna si trova derelitta e priva di consiglio, è come una borsa di denaro o di gioielli gettata in mezzo alla strada, che può esser preda del primo che passa.
Accade sovente che la prosperità acquisita senza sforzo sia artefice delle peggiori calamità.
Tutti gli uomini sarebbero tiranni se potessero.
Ma l'amicizia è preziosa, non solo nell'ombra ma anche nel pieno splendore della vita; e grazie ad una benevola disposizione delle cose, la maggior parte della vita è pieno splendore.
Non può esserci animo cattivo dove cantano gli amici.
C'è un detto: "Se desideri sondare il cuore di un amico, ammalati". Chi si comporta da amico quando tutto va bene, ma poi volta le spalle come un estraneo in caso di malattia o di sventura è solo un vigliacco.
La gioia comune, e non il dolore comune, fa l'amico.
Gli uomini chiamano amicizia una società di interessi, uno scambio d'aiuti, un commercio insomma, in cui l'amor proprio spera di potere guadagnare qualche cosa.
Cosa c'è di più dolce che avere qualcuno con cui parlare così come con se stessi?
L'amicizia è la migliore scala alla perfezione.
E' meglio ingannarsi sul conto degli amici che ingannarli.
L'amicizia è l'unico cemento capace di tenere assieme il mondo.
La malafede ama i discorsi sull'amicizia e la lealtà.
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