Forster offre una riflessione acuta e realistica sulle dinamiche della rappresentazione letteraria. La sua affermazione mette in luce la contraddizione tra il carattere ordinario ed eventualmente noioso dell'esperienza di vita quotidiana, e le aspettative che ci si potrebbe attendere da una narrazione o un libro sulla vita umana. Questo pensiero suggerisce non solo limiti della letteratura come forma d'espressione ma anche la difficoltà intrinseca nel trovare significato in situazioni apparentemente banali, sollevando interrogativi sul valore e l'opportunità di documentare aspetti quotidiani che sembrano privi di interesse o importanza. In fondo, Forster invita a una riflessione su come la vita vera non sempre corrisponde alle idealizzazioni artistiche.