Gli scrittori creativi sono più grandi delle cause che rappresentano.
I fatti principali della vita umana sono cinque: la nascita, il cibo, il sonno, l'amore e la morte.
La così detta razza bianca è in realtà rosa-grigio.
È geralmente riconosciuto che la Quinta Sinfonia di Beethoven è il rumore più sublime che abbia mai penetrato l'orecchio dell'uomo. Soddisfa gente di tutti i tipi e di tutte le condizioni.
La morte distrugge un uomo, l'idea della morte lo salva.
La vita non ci dà mai quello che vogliamo nel momento che ci sembra adatto. Le avventure arrivano, ma non puntuali.
Uno scrittore è sempre qualcuno, per me, che ha fallito a qualche altra cosa nella vita.
Lo scrittore deve darsi intero, soltanto a traiettoria conclusa si potrà giudicare in che punto di essa si è messo meglio a fuoco.
Molti scrittori hanno necessità di ferite, ciascuna fisica o spirituale.
Abba Eban, ministro degli Esteri d'Israele, è convinto che per uno scrittore la maggior fonte d'ispirazione è di sapere che, se non scrive, deve restituire l'anticipo che ha ricevuto per i diritti d'autore.
Non credetegli quando dicono che lo scrittore deve adoperare una lingua che tutti devono capire. Non la deve capire nessuno! Figurarsi. Devono leggerla, rileggerla; sennò quale sarebbe la polivalenza linguistica dello scrittore nel tempo?
I veri grandi scrittori sono quelli il cui pensiero occupa tutti gli angoli e le pieghe del loro stile.
Gli unici scrittori impeccabili sono quelli che non hanno mai scritto.
Molti scrittori scrivono libri che loro stessi non leggerebbero mai.
Lo scrittore è colui che è sommamente, eroicamente incompetente di letteratura.
C'è chi crede di essere un grande scrittore perché tutti lo leggono e c'è chi crede di essere un grande scrittore perché non lo legge nessuno.