Lo scrittore è colui che dà importanza alle inezie.
Certe persone e io sono fra loro, odiano il lieto fine. Ci sentiamo defraudati. Il dolore è la norma.
Un sillogismo: gli altri muoiono; ma io non sono un altro; dunque non morirò.
Esiste una sola scuola: quella del talento.
Come per il resto, non sono più colpevole, nell'imitare la 'vita reale', di quanto la 'vita reale' sia responsabile nel plagiarmi.
Il mio trastullo ormai son solo le parole!
Se lo scrittore non racconta la realtà viene accusato di guardare solo il suo ombelico, se la racconta gli dicono che denigra.
Sebbene sia impossibile estrarre uno scrittore competente da un cattivo scrittore, e sia ugualmente impossibile tirar fuori un grande scrittore da uno bravo, è invece possibile, con molto duro lavoro, dedizione e aiuti tempestivi, trasformare in bravo uno scrittore che è solo competente.
Una vocazione genuina porta lo scrittore a scrivere solo per sé: dapprima per orgoglio, poi per umiltà.
Che cosa disgustosa uno scrittore che legge! Sarebbe come un cuoco che mangia.
Il compito di un narratore è anzitutto quello di rappresentare. Un libro che si apre è come un sipario che si alza: i personaggi entrano in scena, la rappresentazione comincia.
Tutti gli scrittori scrivono della loro infanzia! Se io scrivessi della mia non ti vorresti sedere nella stessa stanza con me.
Lo scrittore è colui che è sommamente, eroicamente incompetente di letteratura.
Per uno scrittore creativo, possedere la verità è meno importante di una sincerità emozionale.
Quando uno scrittore diventa un classico non c'è più bisogno di leggerlo: basta citarlo.
Uno scrittore con l'animo in pace non è uno scrittore.