Il mio trastullo ormai son solo le parole!— Vladimir Nabokov
Il mio trastullo ormai son solo le parole!
Un sillogismo: gli altri muoiono; ma io non sono un altro; dunque non morirò.
I grandi romanzi sono grandi fiabe.
Lo scrittore è colui che dà importanza alle inezie.
Raramente la disperazione umana conduce alle grandi verità.
L'amore. Due persone in una, un solo pensiero, una solo ombra, che cammina, ecco perché esiste un solo numero vero: uno! E l'amore moltiplica infinite volte questa unicità.
Per milioni di anni il genere umano ha vissuto come gli animali. Poi è accaduto qualcosa che ha liberato la forza della nostra immaginazione. Abbiamo imparato a parlare.
Soltanto chi parla di quello che ha sperimentato è fiducioso.
Ci sono persone che parlano, parlano, parlano... finché trovano qualcosa da dire.
Come mi ha insegnato Eduardo in tanti anni, per farci capire al Nord bisogna parlare un napoletano, chiamiamolo piccolo-borghese, cioè parlare in italiano con l'accento napoletano, però lasciando alcune battute napoletane perché piacciono molto.
Se parlate davvero per dire, imparerete a tacere un po' di tutto.
L'uomo superiore è cauto nel parlare e pronto nell'azione.
Parla al momento giusto.
La parola è impotente, la parola non riuscirà mai a dare il segreto che è in noi, mai. Lo avvicina.
A parlare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina.