Il mio trastullo ormai son solo le parole!
Ahimè. Fui incapace di trascendere il semplice fatto umano che qualunque conforto spirituale potessi trovare, qualunque litofanica eternità fosse stata preparata per me, nulla avrebbe potuto far dimenticare alla mia Lolita l'immonda lussuria che io le avevo inflitto.
La vita è una grande sorpresa. Non vedo perché la morte non potrebbe esserne una anche più grande.
Raramente la disperazione umana conduce alle grandi verità.
Come per il resto, non sono più colpevole, nell'imitare la 'vita reale', di quanto la 'vita reale' sia responsabile nel plagiarmi.
Poesia potrebbe anche definirsi: la fiducia di parlare a sé stessi.
Due amici in silenzio a volte dicono di più che con mille parole.
Gli piace sentirsi parlare; parla più in un'ora di quanto ascolti in un mese.
Le ferite guariscono le parole lasciano il segno.
Se noi imparassimo a parlare, gli animali ci capirebbero meglio.
Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre.
Per farsi capire dalle persone bisogna prima di tutto parlare ai loro occhi.
La lingua è una geniale convenzione, le parole significano qualcosa solo perché siamo tutti d'accordo che ciò debbano significare.
Non ho fiducia di chi sta in silenzio. In genere parlano nel momento sbagliato e dicono stupidaggini. Parlare a tempo e luogo non è cosa facile, ci vuole della pratica.
Parliamoci, finché siamo in vita. Dopo non è detto che sia possibile.