La satira è una lezione, la parodia un gioco.— Vladimir Nabokov
La satira è una lezione, la parodia un gioco.
Un sillogismo: gli altri muoiono; ma io non sono un altro; dunque non morirò.
Immaginazione, il supremo piacere dell'immortale e dell'immaturo, dovrebbe avere dei limiti, per rendere la vita piena di gioia; non dovremmo abusare troppo della gioia.
Il mio trastullo ormai son solo le parole!
Lo stile e la struttura sono l'essenza di un libro; le grandi idee sono inutili.
Certe persone e io sono fra loro, odiano il lieto fine. Ci sentiamo defraudati. Il dolore è la norma.
La satira è estranea a qualsiasi ostilità e significa una benevolenza per una totalità ideale, che essa raggiunge non andando contro ma attraversando i singoli esseri reali.
La satira è un atto sovrumano, perché ci vuole molta grandezza e molto coraggio per calpestare figuratamente la dignità umana.
La satira è un gradino sotto l'ironia.
Vituperio. La satira come viene messa in pratica dagli ignoranti e da tutti coloro che soffrono di gravi deficienze di intelligenza e di umorismo.
Le scimmie sono una satira vivente della razza umana, con innumerevoli variazioni.
Come su individui vivi non si esercita l'anatomia, così non si esercita la satira, pena il non essere sicuri della propria pelle e della propria vita.
Le satire che il censore capisce vengono giustamente proibite.
La satira è tragedia più tempo. Se aspetti abbastanza tempo, il pubblico, i recensori, ti permetteranno di farci satira.
La scrittura satirica non è uno sport, cioè, non chiede eleganza e rispetto delle leggi, chiede soltanto la forza di una sopraffazione. E a questo punto tutti i mezzi sono buoni.
La satira non sceglie né conosce i suoi oggetti. Nasce nella fuga da essi, che le premono addosso.