La politica è una strana gara in cui ci sono pochi partiti e molti arrivati.— Ernesto Carletti
La politica è una strana gara in cui ci sono pochi partiti e molti arrivati.
In politica esiste l'alleanza, un tipo di amicizia concordata e a tempo determinato.
Il rischio della moderna libertà è che, assorbiti nel godimento della nostra indipendenza privata e nel perseguimento dei nostri interessi particolari, rinunciamo con troppa facilità al nostro diritto di partecipazione al potere politico.
La politica è dire di voler fare qualcosa mentre se ne pensa un'altra e poi non fare nessuna delle due.
Sono di sinistra e Renzi non mi entusiasma. Lo considero un uomo necessario in questo momento ma non ha esattamente il mio profilo politico ideale.
Oggi alla politica insegnata si è dato il nome plurale e spiritoso di scienze politiche (anche Obama ci si è laureato), per non dire della scienza della finanza, che ha usurpato la conoscenza del bene e del male, già riservata a una mela.
La politica richiede una certa retorica. Non richiede un'azione morale che corrisponda alla retorica. La politica richiede invece azione politica.
Forse era gramsciano. E cosa cazzo votava un gramsciano alle elezioni comunali del 2009?
Non resta altro mezzo per rimettere in onore la politica, si devono come prima cosa impiccare i moralisti.
Antipolitica è usare come ufficio di collocamento per amici, parenti e amanti il Parlamento, i giornali, le autorità indipendenti, le Asl, gli ospedali, le aziende pubbliche, le società miste, le banche, gli istituti culturali, la Rai, il cinema e perfino la fiction.
Le questioni culturali e politiche che ci dividevano nel '68 ci stanno ancora tenendo su fronti opposti.