La politica è una strana gara in cui ci sono pochi partiti e molti arrivati.
I processi politici sono sempre vane formalità, perché le passioni che fanno accusare fanno anche condannare.
La casta politica, una volta che sei dentro, ti permette quasi sempre di campare tutta la vita. Un po' in Parlamento, un po' nei consigli di amministrazione, un po' ai vertici delle municipalizzate, un po' nelle segreterie. Basta un po' di elasticità.
Si possono influenzare subdolamente le masse con il semplicissimo accorgimento di far parlare per prima la parte politica che si vuole danneggiare, e di mandare in onda subito dopo la risposta della parte politica di cui si tutelano gli interessi.
Cattivo politico non è solo chi cambia troppo spesso idee è anche chi non le cambia mai.
Meno le persone sanno di come vengono fatte le salsicce e le leggi e meglio dormono la notte.
Come è governato il mondo e come cominciano le guerre? I diplomatici raccontano bugie ai giornalisti e poi credono a ciò che leggono.
La dottrina giuridica non è altro che logica politica. Come d'altro canto la logica non è che filosofia giuridica.
Gli incontri al vertice tendono ad essere come l'accoppiamento dei panda. Le aspettative sono sempre elevate, e i risultati solitamente deludenti.
Molti dei nostri uomini politici sono degli incapaci. I restanti sono capaci di tutto.
Ora gli studenti arrivano all'università cinici e ignoranti della nostra eredità politica, privi di mezzi finanziari per essere o ispirati da essi o seriamente critici verso di essi.