La vita è un breve percorso che si svolge sotto l'incubo della morte.
Che stagione, l'adolescenza. Senti di poter esser tutto e ancora non sei nulla e proprio questa è la ragione della tua onnipotenza mentale. Non hai confini, l'immaginazione può spaziare ovunque.
Noi giochiamo il senso della nostra vita ad un tavolo dove sono presenti i nostri istinti sotto forma delle icone che li rappresentano: Eros, il signore dei desideri; Narciso, l'amore verso di sé; il Caso, la fatalità; Edipo, la trasgressione. E infine la Morte.
Il giornalismo è un viaggio all'esterno di se, i libri sono un viaggio dentro di se.
Gli italiani odiano lo Stato.
Spesso i mezzi efficaci sono cosí profondamente immorali da deteriorarne le finalità. In quel caso non possono essere usati e questo è il limite che la morale impone all'autonomia della politica.
La vita è come la camicetta di un neonato: corta e piena di cacca.
Il confine che divide la vita dalla morte è, al meglio, ombreggiato e vago. Chi potrebbe dire dove uno finisce e l'altro inizia?
Una delle maggiori gratificazioni della vita è che nessuno può cercare sinceramente di aiutare un'altra persona senza aiutare se stesso.
Tutta la varietà, tutta la delizia, tutta la bellezza della vita è composta d'ombra e di luce.
Sono i piccoli avvenimenti giornalieri a fare la vita così spettacolare.
Si può paragonare la vita a un tessuto ricamato, di cui ognuno può vedere il lato esterno nella prima metà della sua esistenza, e il rovescio nella seconda: quest'ultimo non è così bello, ma più istruttivo, poiché lascia riconoscere la connessione dei fili.
La vita ha la brutta abitudine di far cambiare il sapore alle cose. È una porcata.
Credo di essere attaccato alla vita perché sto vivendo; ma in realtà non potrebbe darsi che io languisca di quel desiderio perché sono già morto?
La vita è un'avventura con un inizio deciso da altri, una fine non voluta da noi, e tanti intermezzi scelti a caso dal caso.
La vita senza musica sarebbe un errore.