Il sole, il buio, il vento stanno ascoltando che cosa abbiamo da dire.
Io sono nato nelle praterie dove il vento soffia libero e non c'è nulla che ferma la luce del sole. Io sono nato dove non c'erano costrizioni.
Non posso pensare che siamo inutili o Dio non ci avrebbe creati. C'è un solo Dio che guarda giù su noi tutti. Noi siamo i figli di un unico Dio.
Con tutta questa terra, perché non c'è abbastanza posto per gli Apache? Perché Occhio-Bianco vuole per sé tutta la terra?
Il sole si leva, brilla per lungo tempo. Tramonta. Scende ed è perso. Così sarà per gli indiani. Passeranno ancora un paio di anni e ciò che l'uomo bianco scrive nei suoi libri sarà tutto ciò che si potrà ancora udire a proposito degli indiani.
Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto.
Sia la strada al tuo fianco, il vento sempre alle tue spalle, che il sole splenda caldo sul tuo viso, e la pioggia cada dolce nei campi attorno e, finché non ci incontreremo di nuovo, Iddio ti protegga nel palmo della sua mano.
E ovunque andrò, là troverò sempre il Sole, la Luna e Stelle; troverò sogni, e presagi, e converserò con gli dei!
Il Sole, con tutti i pianeti che gli ruotano attorno e da esso dipendono, può ancora maturare un grappolo d'uva come se non avesse nient'altro da fare nell'Universo.
Un banchiere è uno che vi presta l'ombrello quando c'è il sole e lo rivuole indietro appena incomincia a piovere.
Il sole risplende: non ha altra scelta, nulla di nuovo.
Il mare non ha paese nemmen lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare, di qua e di là dove nasce e muore il sole.
Noi siamo brandelli di materia stellare che si è raffreddata per via di occasionali brandelli di una stella finita male.
Il sol, che chiaro a tutti gli altri splende, A me d'oscurità velato appare.
Le margherite sono come sole in terra.