Il ricco è sempre venduto all'istituzione che lo rende ricco.
Le cose non cambiano, siamo noi che cambiamo.
Le opere dei grandi poeti non sono ancor mai state lette dall'umanità, perché solo grandi poeti le sanno leggere.
Le qualità migliori della natura umana, come i fiori in boccio, si possono conservare solo avendone la massima cura. Eppure noi non trattiamo né noi stessi né gli altri con tanta tenerezza.
Non esiste nulla che renda il mondo tanto spazioso come avere amici molto distanti; sono loro che formano le latitudini e le longitudini.
Sono allarmato quando capita che ho camminato un paio di chilometri nei boschi solo con il corpo, senza arrivarci anche con lo spirito.
Colui che ha una grande ricchezza in sé stesso è come una stanza pronta per la festa di Natale, luminosa, calda e gaia in mezzo alla neve e al ghiaccio della notte di dicembre.
Per molti la ricchezza non ha segnato la fine delle loro miserie, ma solo un cambiamento.
Alcuni diventano tanto ricchi da perdere il rispetto dell'umanità. Ecco quanto voglio diventare ricca.
Non dalla ricchezza nasce la virtù, ma che dalla virtù deriva, piuttosto, ogni ricchezza e ogni bene, per l'individuo come per gli stati.
La ricchezza non è altro che un olio che permette alle ruote del mondo di girare.
È una disgrazia per un bambino o per un adolescente sapere di essere ricco e poter soddisfare ogni desiderio dipendente dal denaro. In questi casi diventa impossibile misurare le proprie forze e le proprie capacità. Tutto si riduce al chiedere, immediatamente seguito dall'avere.
È la disgrazia dell'esser ricchi il dover vivere con gente ricca.
La mia ricchezza è nella conoscenza di me stesso, nell'amore e nella spiritualità.
Sa perché dicono che sono avaro? Perché i soldi non li sbatto in faccia alla gente, come fanno certi miei colleghi.
Un uomo è ricco in proporzione al numero di cose di cui può permettersi di far senza.