Noi generalmente cambiamo noi stessi per due ragioni: ispirazione o disperazione.— Jim Rohn
Noi generalmente cambiamo noi stessi per due ragioni: ispirazione o disperazione.
La sola cosa peggiore del non aver letto un libro negli ultimi novanta giorni è il non aver letto un libro negli ultimi novanta giorni e pensare che non importa.
Il fallimento non è un singolo cataclisma. Non fallisci nottetempo. Il fallimento è invece alcuni errori di giudizio, ripetuti ogni giorno.
La tua famiglia e il tuo amore devono essere coltivati come un giardino. Tempo, sforzi ed immaginazione devono essere impiegati costantemente per mantenere ogni relazione fiorente e in crescita.
Per attrarre gente attraente, devi essere attraente tu stesso. Per attrarre gente potente, devi essere potente. Per attrarre gente impegnata, devi essere impegnato. Invece di lavorare su di loro, devi lavorare su te stesso. Se lo diventi, puoi attrarre.
Dai a qualunque cosa tu stia facendo e chiunque tu sia il dono dell'attenzione.
Disperazione, amore, gioia. Chi ha queste tre rose dentro il cuore ha la giovinezza in sé, per sé.
Sapere in quale parte del corpo portare l'attenzione e come respirare, annulla all'istante l'effetto della disperazione.
Si dice che una volta toccato il fondo non puoi che risalire. A me capita di cominciare a scavare.
La partenza, non meno del ritorno, appare impossibile al disperato.
L'ultima questione è di sapere se dal fondo delle tenebre un essere può brillare.
La felicità si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo qualcuno si ricorda di accendere la luce.
L'insicurezza dell'essere umano è parte integrante della sua natura e della sua disperazione.
Una grande causa della notte è la mancanza del sole.
La Terra desolata, senza uomini, soltanto l'amore dell'uomo per se stesso la immagina in preda alla desolazione. In realtà, la Terra è desolata di non essere desolata. Purtroppo, di una Terra realmente desolata, non conosceremo mai la profonda allegria.
La vita non è che una lunga perdita di tutto ciò che si ama. Ci lasciamo dietro una scia di dolori. Il destino ci confonde con una prolissità di sofferenze insopportabili. E con tutto ciò ci si stupisce che i vecchi si ripetano. È la disperazione che ci rimbecillisce.