La democrazia finché dura è più sanguinosa dell'aristocrazia o della monarchia.
Le banche hanno provocato più danni alla religione, alla moralità, alla tranquillità, alla prosperità e anche alla ricchezza della nazione rispetto al bene che possono aver fatto finora o che mai faranno.
Tutte le perplessità, la confusione e l'angoscia nascono in America, non da difetti nella loro Costituzione o Confederazione, non per mancanza di onore o di virtù, quanto dall'ignoranza vera e propria della natura della moneta, del credito e della circolazione del denaro.
Ricordate, la democrazia non dura a lungo. Ben presto si esaurisce, diventa un rifiuto e uccide se stessa. Non esiste democrazia che non commette suicidio.
Il potere pensa sempre di compiere il volere di Dio quando invece sta violando tutte le sue leggi.
Il pericolo è insito in tutti gli uomini. La sola massima di un governo libero dovrebbe essere quella di non fidarsi di nessuno uomo vivente con il potere di mettere in pericolo la libertà pubblica.
Il sorteggio per via di sorte è proprio per natura della democrazia; quello per via di scelta, dell'aristocrazia.
Che cosa vuol dire libertà, che cosa vuol dire democrazia? Vuol dire prima di tutto fiducia del popolo nelle sue leggi: che il popolo senta le leggi dello Stato come le sue leggi, come scaturite dalla sua coscienza, non come imposte dall'alto.
La segretezza ed un governo libero e democratico non vanno d'accordo.
Il limite della democrazia è che tutti chiacchierano e nessuno governa davvero.
La democrazia è solo un sogno: dovrebbe essere posta nella stessa categoria dell'Arcadia, di Babbo Natale e del Paradiso.
La democrazia non è uno sport per spettatori, ed essere un cittadino dovrebbe implicare l'essere attivo e premuroso.
La corruzione è un modo naturale di ripristinare la nostra fede nella democrazia.
La democrazia fondata sull'uguaglianza assoluta è la più assoluta tirannide.
Perché bisogna anche tener conto dei Morti, nella vera democrazia.
Non si puo' costruire un continente politico senza il battito di un popolo che si senta protagonista di uno stesso cammino comune.