Uno spettro s'aggira per l'Europa. Lo spettro del comunismo.
L'economista è un rappresentante ideologico del capitalista.
Quel che contraddistingue il comunismo non è l'abolizione della proprietà in generale, bensì l'abolizione della proprietà borghese.
Lo scrittore deve guadagnare per vivere e scrivere, ma non deve vivere e scrivere per guadagnare.
La critica della religione è il fondamento di ogni critica.
Il lavoro non è la fonte di ogni ricchezza.
La nostra unità richiede pluralismo, sussidiarietà. Questo vale per l'Italia e anche per l'Europa.
Brexit significa Brexit.
Si tratta di rendere l'Europa una casa degna dell'uomo.
Noi europei non ci siamo indebitati per salvare le banche e poi osservarle da lontano mentre tengono chiusi i rubinetti per l'economia reale.
L'Europa non è stata una cultura più criminosa di altre, anche se ha commesso più crimini.
Con l'Europa non si afferma un'idea di pace, ma di guerra: paesi l'un contro l'altro armati. Io non ce l'ho con la Germania: difende i suoi interessi. Dovremmo farlo tutti.
Il mondo è perduto, l'Europa è in fiamme; dalle ceneri sorgerà un nuovo ordine di cose, o, meglio, l'antico ordine apporterà la felicità ai nuovi regni.
È finita in Europa l'"età dell'oro". È finita la fiaba del progresso continuo e gratuito. La fiaba della globalizzazione, la "cornucopia" del XXI secolo. Il tempo che sta arrivando è un tempo di ferro.
I governi europei non capiscono che io non combatto solo per il mio Panshir, ma per bloccare l'espansione dell'integralismo islamico scatenato a Teheran da Khomeini. Ve ne accorgerete!
L'Europa ci incastra meno di quanto credessimo: s'è italianizzata col ritorno dell'Est ai tedeschi. Né la sua moneta, né la sua forma politica sono fatte per durare.