L'Europa è cristiana, è l'invenzione di alcuni vescovi particolarmente ricchi di intuito e di un pugno di missionari all'avventura.
Se noi non abbiamo una cultura europea, non possiamo nemmeno parlare d'Europa. Eppure l'intellettuale europeo esiste già.
L'Europa ci incastra meno di quanto credessimo: s'è italianizzata col ritorno dell'Est ai tedeschi. Né la sua moneta, né la sua forma politica sono fatte per durare.
Ci sono tre principali gruppi di uomini: selvaggi, barbari inciviliti, europei.
Tatiana è l'amica mia grassa, tarmente grassa che si se veste de bianco ce fanno sopra i murales.
L'Europa non ha forse altri modi d'evitare di essere decomposta dall'influenza americana che attraverso un contatto nuovo, vero, profondo, con l'Oriente.
Chi crede nell'Europa sarà contento se si farà ogni tanto un passo avanti e mezzo passo indietro. La democrazia, ha scritto Günter Grass lodandola per questo, ha il passo della lumaca.
L'Europa non è stata una cultura più criminosa di altre, anche se ha commesso più crimini.
Il termine Europa allude evidentemente all'unità di una vita, di un'azione, di un lavoro spirituale.
In generale in Europa e in Italia, la ricreazione è finita. Non può continuare, deve finire, l'illusione che la spesa pubblica sia o possa essere una variabile indipendente dal Pil.
Il Risorgimento in Italia si compie con l'Europa, si compie con la nascita dell'Europa. Quindi in qualche modo, in fondo, Mazzini aveva fondato contemporaneamente la Giovine Italia e la Giovine Europa.
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