L'Europa è cristiana, è l'invenzione di alcuni vescovi particolarmente ricchi di intuito e di un pugno di missionari all'avventura.
La morale in Europa oggi è la morale del branco.
La vecchia e cara Europa di Thomas Mann e degli antichi parapetti di Dresda non conta più nulla.
Chi conosce la storia, in particolare la storia europea, saprà riconoscere che il dominio dell'istruzione o di governo di qualsiasi fede religiosa non è mai un affare felice per il popolo.
L'Europa è la maionese, ma l'America fornisce la buona vecchia aragosta.
L'Europa non ha forse altri modi d'evitare di essere decomposta dall'influenza americana che attraverso un contatto nuovo, vero, profondo, con l'Oriente.
Il termine Europa allude evidentemente all'unità di una vita, di un'azione, di un lavoro spirituale.
L'Europa non è solo greca, né solo ebraica, e nemmeno greco-ebraica. È altrettanto decisamente romana. "Atene e Gerusalemme", certo, ma anche Roma.
Ai giovani dico sempre: siate europei, non italiani.
Noi europei non ci siamo indebitati per salvare le banche e poi osservarle da lontano mentre tengono chiusi i rubinetti per l'economia reale.
Ci sono tre principali gruppi di uomini: selvaggi, barbari inciviliti, europei.
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