Per essere italiani nel mondo dobbiamo essere europei in Italia.— Gianni Agnelli
Per essere italiani nel mondo dobbiamo essere europei in Italia.
Innamorarsi è da camerieri.
Un uomo che non piange, non potrà mai fare grandi cose.
Ho conosciuto mariti fedeli che erano pessimi mariti. E ho conosciuto mariti infedeli che erano ottimi mariti. Le due cose non vanno necessariamente assieme.
Di stile Juventus parlano gli altri, non noi.
Ci si innamora a vent'anni: dopo si innamorano soltanto le cameriere.
Solo in Europa si è preteso, ad un certo punto, di affidare allo stato nascente dell'innamoramento la stabilità della coppia, della famiglia e perfino i criteri di perpetuazione della specie.
Se noi non abbiamo una cultura europea, non possiamo nemmeno parlare d'Europa. Eppure l'intellettuale europeo esiste già.
Chi crede nell'Europa sarà contento se si farà ogni tanto un passo avanti e mezzo passo indietro. La democrazia, ha scritto Günter Grass lodandola per questo, ha il passo della lumaca.
Si tratta di rendere l'Europa una casa degna dell'uomo.
Il problema non è se la maggioranza degli europei diventa musulmana, ma piuttosto quale forma di Islam è destinata a dominare in Europa: l' Islam della sharia o l' euroislam.
L'Islam è uno dei fondamenti della cultura europea. Non potremmo nemmeno pensare a una vera Europa senza il contributo islamico.
Ci sono tre principali gruppi di uomini: selvaggi, barbari inciviliti, europei.
Il mondo è perduto, l'Europa è in fiamme; dalle ceneri sorgerà un nuovo ordine di cose, o, meglio, l'antico ordine apporterà la felicità ai nuovi regni.
La Comunità europea è l'esempio di un'unione di stati nazionali che non è né un impero né una federazione, ma una realtà diversa e forse una novità assoluta.
Gli immigrati dal Nord Africa sono un problema europeo. Ma l'Unione Europea, purtroppo, continua a proporre soluzioni obsolete, che andavano bene in un'altra epoca. L'Europa è da rifondare. Anzitutto nella solidarietà.