Muore tutto ciò che l'Europa ha di nobile, di gentile, di puro. La nostra patria è il cavallo. Voi capite quel che voglio dire. La nostra patria muore, la nostra antica patria.
La sua voce è calda, grave, eppur delicata. Una voce che talvolta ha strani, profondi accenti femminili, un che di morbosamente femmineo.
All'uomo piace più tradir gli amici che i nemici, essendo il tradimento fatto agli amici più vero di quello fatto ai nemici.
La legge in Italia, è come l'onore delle puttane.
Ho orrore del sangue. Da ragazzo immaginavo che le statue fossero fatte come noi, e avessero le vene gonfie di sangue. Andavo a incidere con un temperino le braccia ai putti di Donatello, per farne uscire il sangue da quella pelle morbida e bianca.
La libertà di un popolo si misura principalmente dal grado di libertà degli scrittori.
Una mosca può pungere un cavallo maestoso e farlo trasalire, ma quella è soltanto un insetto, e questo, pur sempre un cavallo.
Un cavallo! Un cavallo! Il mio regno per un cavallo!
Il cavallo è il più orgoglioso degli animali, perché non è servile verso il proprio padrone; è più cortese, perché non è scontroso con gli estranei: non guarda in faccia nessuno.
Rido di cose che agli altri fanno vomitare. Tipo quello che decise di fare il fantino: l'unico problema era che il suo cavallo voleva saltare con lo stile Fosbury.
Il cavallo che si sente trattato come un uomo, è spesso abbastanza intelligente per comportarsi subito da bestia; forse appunto per togliere il cavaliere dall'equivoco.
Si sa da un pezzo che un cavallo può correre più veloce di un altro... ma quale? Le differenze sono decisive.
Le gambe del cavallo diventano del cavaliere; in cambio questi gli dona il proprio cervello.
Il cavallo con più rabbia galoppava fuori porta e lasciava il suo ricordo nella nebbia, le persiane ormai serrate inventavano la notte, solo il fiume vomitava i suoi rifiuti.
Nei film western è permesso baciare il tuo cavallo, ma mai la tua ragazza.
Rinunciare ai cavalli, alla civiltà dei cavalli, era forse la ritirata strategica necessaria, la inevitabile perdita di anima, per ottenere lo sviluppo di un'energia che non sarebbe poi apparsa, obbiettivamente, come una barbarie.
L'origine cristiana dell'Europa è una evidenza storica. Se l'Europa ignora le sue radici cristiane cesserà di essere una civiltà e di essere solo un mercato.
Nei conflitti europei, per i quali non c'è un tribunale competente, il diritto si fa valere solo con le baionette.
In generale in Europa e in Italia, la ricreazione è finita. Non può continuare, deve finire, l'illusione che la spesa pubblica sia o possa essere una variabile indipendente dal Pil.
L'Europa non ha forse altri modi d'evitare di essere decomposta dall'influenza americana che attraverso un contatto nuovo, vero, profondo, con l'Oriente.
L'Europa non ha bisogno di burocrazia, ma di un'anima. E la sua anima, ossia il suo principio vitale e unificatore non può non essere che il Cristianesimo.
L'Europa termina al confine sovietico. C'è qualcosa di sospetto nel desiderio della potenza egemonica di ieri di metter su casa con chi per tanto tempo ha occupato.
L'Europa è cristiana, è l'invenzione di alcuni vescovi particolarmente ricchi di intuito e di un pugno di missionari all'avventura.
Meglio cinquant'anni d'Europa che un ciclo del Catai.
Brexit significa Brexit.
L'Europa è la maionese, ma l'America fornisce la buona vecchia aragosta.
Login in corso...