A buon cavallo non gli manca sella.— Giovanni Verga
A buon cavallo non gli manca sella.
Al servo pazienza, al padrone prudenza.
Suocera e nuora nella stessa casa sono come due mule selvatiche nella stessa stalla.
Carcere, malattie e necessità, si conosce l'amistà.
Chi ha bocca mangia, e chi non mangia se ne muore.
Il mondo è pieno di guai, chi ne ha pochi e chi ne ha assai.
Il cavallo si ricorda sempre del bene che riceve, e ne è grato: l'uomo talvolta.
Bisogna sempre essere se stessi. Il cavallo, senza ussero, resta sempre un cavallo. L'ussero senza cavallo è soltanto un uomo.
Come la donna, così il cavallo non ama i deboli, tanto meno li rispetta.
Nella scelta di un cavallo o di una moglie un uomo dovrebbe accontentare se stesso, ignorando le opinioni e i consigli degli amici.
Vivere al di là del bene e del male, considerare una cosa al di là del bene e del male, come voleva Nietzsche, non è possibile. Egli stesso è diventato pazzo di pietà, vedendo un vecchio cavallo cadere a terra e morire.
Un buon cavallo non è molto adatto per saltare una sponda se lasciato alla guida di se stesso; io ho lasciato che il mio prendesse la sua strada.
La superbia se ne va a cavallo e torna a piedi.
La prova inconfutabile dell'intelligenza del cavallo consiste nel fatto che questo nobile animale aveva paura dell'automobile fin dal tempo in cui gli uomini non facevano che riderne.
Puoi condurre un cavallo all'acqua ma non puoi obbligarlo a bere.
Il cavallo è il più orgoglioso degli animali, perché non è servile verso il proprio padrone; è più cortese, perché non è scontroso con gli estranei: non guarda in faccia nessuno.