L'uomo è ciò che mangia.— Ludwig Feuerbach
L'uomo è ciò che mangia.
Il culto di Dio dipende unicamente dal culto che l'uomo ha per sé stesso, è soltanto una manifestazione di esso.
Come Dio non è nient'altro che l'essenza dell'uomo purificata da ciò che all'individuo umano appare tanto nel sentire quanto nel pensare quale limite, quale male, così l'aldilà non è nient'altro che l'aldiquà libero da ciò che appare quale limite, quale male.
La religione è l'infanzia dell'umanità.
L'esistenza della natura non si fonda, come si illude il teismo, sull'esistenza di Dio, nemmeno per sogno, è proprio il contrario: l'esistenza di Dio, o piuttosto la fede nella sua esistenza, ha il suo unico fondamento nell'esistenza della natura.
La religione cristiana fece distinzione fra la purezza morale interiore e la pulizia esteriore della persona; la religione ebraica le identificava.
Era una donna che parlava sempre di soldi, peggio di uno che mangia i piselli col coltello.
Le anatre depongono le loro uova in silenzio. Le galline invece schiamazzano come impazzite. Qual è la conseguenza? Tutto il mondo mangia uova di gallina.
Gli obesi vivono di meno: però mangiano di più!
Dopo una pancia piena, tutto è poesia.
Meno le persone sanno di come vengono fatte le salsicce e le leggi e meglio dormono la notte.
La pace del mondo si farà il giorno in cui le persone avranno cibo sufficiente per mangiare.
Se oggi l'uomo non mangia più l'uomo, è unicamente perché la cucina ha fatto dei progressi!
Non c'è nient'altro da fare che bere, mangiare, scopare, drogarsi e ammazzare.
Se tu mangi due polli e io nessuno, statisticamente risulta che ne abbiamo mangiato uno ciascuno.
In generale il genere umano, sin dal miglioramento dell'arte culinaria, mangia due volte più di quanto lo richieda la natura.