Il vero male è l'indifferenza.
È questo il destino di noi donne, per questo siamo state create: per essere il cuore del focolare, per essere il cuore nella madre Chiesa.
La gioia autentica, invece, nasce dalla sana consapevolezza di aver fatto tutto ciò che era nelle nostre facoltà.
Se qualcuno ti resta accanto nei momenti peggiori, allora merita di essere con te nei momenti migliori.
Compresi che l'amore racchiudeva tutte le vocazioni, che era tutto, che abbracciava tutti i tempi e tutti i luoghi. La mia vocazione finalmente l'ho trovata...è l'amore!
Incontriamoci con un sorriso e una volta che avremo cominciato l'un l'altro ad amarci diverrà naturale fare qualcosa per gli altri.
La tolleranza è un altro nome per l'indifferenza.
L'imparzialità è un nome pomposo per indifferenza, che a sua volta è un nome elegante per ignoranza.
Rimanere in silenzio vuol dire essere passivi.
Nessuno notava che lei dormiva, che non era lì, che da due anni ormai non era più da nessuna parte.
Sono diventata indifferente verso le critiche e le derisioni nei confronti del mio interesse per l'astrologia.
Questo è il dramma della nostra modernità: il nichilismo, nel senso di una malattia spirituale vissuta come necessità.
L'opposto dell'amore non è l'odio. L'opposto dell'amore è l'indifferenza. L'odio invece è davvero simile all'amore. Consumarsi per l'odio verso una persona equivale in fondo ad amarla dato che il tempo e l'intensità sono identici.
L'abitudine genera rassegnazione. La rassegnazione genera apatia. L'apatia genera inerzia. L'inerzia genera indifferenza.
Il peggiore degli atteggiamenti è l'indifferenza, dire io non posso niente, me ne infischio". Comportandovi così, perdete una delle componenti essenziali che ci fa essere uomini. Una delle componenti indispensabili: la facoltà di indignazione e l'impegno che ne è la diretta conseguenza.
Il tempo deve scorrere, è il suo destino, ed è meglio non curarsene.