Dio t'assista, senza apostrofo, è una bestemmia?— Marcello Marchesi
Dio t'assista, senza apostrofo, è una bestemmia?
Chi è felice è stupido. Non è vero ma consola.
Qui non c'è niente di sacro tranne l'osso dove si prendono i calci.
L'innocente è sempre colpevole di avere, con il suo maldestro comportamento, indotto la giustizia in errore.
Il mondo è fatto a scale, chi è furbo prende l'ascensore.
Il diavolo fa le pentole, i preti fanno i coperchi.
Bestemmie di cui a volte si capisce l'intenzione ma non il significato, perché sono dette in una lingua che non conosci.
In ogni casa dovrebbe esserci una stanza per imprecare. È pericoloso dover reprimere un'emozione del genere.
L'invenzione di Dio è stata resa necessaria per dare un indirizzo più preciso alle bestemmie, che prima erano troppo generiche e poco incisive.
Non nominare il nome di Dio invano. Scegli il momento più opportuno per l'effetto.
Imprechiamo finché possiamo. In paradiso non ci sarà permesso.