Il vero mistero del mondo è il visibile, non l'invisibile.— Oscar Wilde
Il vero mistero del mondo è il visibile, non l'invisibile.
In verità non vedo nulla di romantico nelle proposte di matrimonio. L'amore è molto romantico, ma non vi è nulla di romantico a chiedere la mano di una signorina. Si corre sempre il rischio di essere accettato.
È solo attraverso l'intensificazione della sua propria personalità che il critico può interpretare la personalità e l'opera di altri, e più questa personalità entra con forza nell'interpretazione più reale diventa l'interpretazione.
Vi è un unico mondo per tutti, i buoni ed i cattivi, il peccato e l'innocenza lo traversano mano nella mano. Volere ignorare una metà della vita per trascorrere una vita sicura, sarebbe come accecarsi per camminare con maggior sicurezza in un terreno accidentato, sparso di fosse e di precipizi.
Una passione veramente grande è cosa assai rara oggidì. è il privilegio degli oziosi. è l'unica utilità delle classi fannullone in un paese.
Quando gli uomini rinunciano a dire che cosa può essere affascinante, rinunciano anche a pensarlo.
È stata l'esperienza del mistero - anche se misto a paura - che ha generato la religione.
Ogni ierofania è soltanto un tentativo fallito di rivelare il mistero della coincidenza uomo-Dio.
Siamo soliti seguire il misticismo, perché sappiamo dove conduce, ma nel caso in cui ci conduce lontano, la via diventa mistica, oscura e misteriosa.
Forse non dovrebbe esserci tutta quest'aura mistica attorno alla produzione di un film. Io non ci vedo niente di misterioso.
La chiave del mistero di un grande artista è che, per ragioni sconosciute, egli impiega le sue energie e la sua vita per essere certo che una nota segua sempre un'altra... e ci lasci con il sentimento che qualcosa di giusto è stato fatto nel mondo.
A fare del mondo un luogo misterioso è la presenza della seconda persona che ci portiamo dentro, con cui viviamo come un gemello.
Un senso di mistero mi invase il cuore e la mente, quella percezione del mondo come una pelle sottile su organi e ossa sconosciuti.
Uomo, nessuno ha mai misurato la profondità dei tuoi abissi; mare, nessuno conosce le tue ricchezze segrete, tanto siete gelosi di conservare il vostro mistero.
Il mistero più grande non è che noi siamo stati scagliati a caso tra la profusione della materia e le stelle ma che dentro questa prigione noi possiamo tracciare da noi stessi immagini abbastanza potenti da negare la nostra nullità.
Come si può mettere la Nona di Beethoven in un diagramma cartesiano? Ci sono delle realtà che non sono quantificabili. L'universo non è i miei numeri: è pervaso tutto dal mistero. Chi non ha il senso del mistero è un uomo mezzo morto.