Le mani che si stringono non garantiscono solo solidità ed equilibrio, ma trasmettono anche calore umano.— Papa Francesco
Le mani che si stringono non garantiscono solo solidità ed equilibrio, ma trasmettono anche calore umano.
Che cosa vuol dire adorare Dio? Significa imparare a stare con Lui, a fermarci a dialogare con Lui, sentendo che la sua presenza è la più vera, la più buona, la più importante di tutte.
Siamo stati serviti da Dio che si è fatto nostro prossimo, per servire a nostra volta chi ci sta vicino. Per un discepolo di Gesù nessun vicino può diventare lontano. Anzi, non esistono lontani che siano troppo distanti, ma soltanto prossimi da raggiungere.
Gesù Cristo non ci vuole come principi che guardano in modo sprezzante, ma come uomini e donne del popolo.
A partire da un'apertura alla trascendenza potrebbe formarsi una nuova mentalità politica ed economica che aiuterebbe a superare la dicotomia assoluta tra l'economia e il bene comune sociale.
Nessun'altra scuola può insegnare la verità dell'amore, se la famiglia non lo fa. Nessuna legge può imporre la bellezza e l'eredità di questo tesoro della dignità umana, se il legame personale fra amore e generazione non la scrive nella nostra carne.
La fraternità presuppone la paternità di Dio e la maternità della Chiesa e della Madre, la Vergine Maria. Dobbiamo ogni giorno rimetterci in questa relazione, e lo possiamo fare con la preghiera, con l'Eucaristia, con l'adorazione, con il Rosario.
La religione dovrebbe aiutarci a convivere insieme. Abbiamo solo un mondo, continuiamo a guardare lì se ce n'è un altro, ma non ce n'è un altro sul quale possiamo vivere; questo è il nostro mondo e quindi noi dobbiamo imparare perlomeno a vivere insieme, questo dovrebbe insegnarci una religione.
Il grande rinnovamento del mondo consisterà forse in questo, che l'uomo e la donna, liberati da tutti i falsi sentimenti e riluttanze, si cercheranno l'un l'altro non come opposti, ma come fratelli e sorelle, come vicini, e giungeranno a stare insieme come esseri umani.
Tutti noi abbiamo un'origine comune, siamo tutti figli dell'evoluzione dell'universo, dell'evoluzione delle stelle, e quindi siamo davvero tutti fratelli.
I migranti sono nostri fratelli e sorelle che cercano una vita migliore lontano dalla povertà, dalla fame, dallo sfruttamento e dall'ingiusta distribuzione delle risorse del pianeta, che equamente dovrebbero essere divise tra tutti.
L'amore fraterno è la testimonianza più vicina che noi possiamo dare che Gesù è con noi vivo, che Gesù è risorto.
Io vedo che, quando allargo le braccia, i muri cadono. Accoglienza vuol dire costruire dei ponti e non dei muri.
Non importa amare o odiare, fare il bene o fare il male, se ciò conduce inesorabilmente a commettere l'unico vero peccato, che è quello di distrarsi dal prossimo perché travolti dalla propria passione.
Nel mondo intero sarà possibile la fratellanza umana ove sia liberato dai preti.
Che tutti gli uomini debbano essere fratelli è il sogno di chi non ha fratelli.