Insegnami il segreto del rosso fuoco dell'uomo.— Re Luigi
Insegnami il segreto del rosso fuoco dell'uomo.
Vi ha un giorno nell'anno in cui il vae soli della Bibbia ci è in viso buttato, come ingiuria, dalla rossa vampa del caminetto e ci soffia gelato alle orecchie, come minaccia, dalla terra nevata. È il Natale.
Il nostro amore è come una rosa rossa rossissima e io ho una spina un poco lunghissima! Cherie je t'aime, cherie je t'ador come la salsa col pomidor!
Quando avevo paura pensavo: in fondo là fuori non c'è mica la Piazza Rossa... sono in Italia e qui non mi conoscono.
Capelli rossi, espressioni vuote, malandato libro di seconda mano... Voi dovete essere i Weasley!
La luce rossastra del tramonto illumina ogni cosa con il fascino della nostalgia: anche la ghigliottina.
Qui e là spunta la roccia, nuda, nera, ciclopica. Non è dunque questo Ferdinandea? No, questo è Pazzano: paese di pietra e paese di ferro. Sta nell'aria e si respira il ferro: sgorga e si rovescia dalla bocca delle miniere, rossastro, sottilissimo, dilagante in flutti di polvere.
Quelle bambine bionde, con quegli anellini alle orecchie, tutte spose che partoriranno uomini grossi come alberi, che quando cercherai di convincerli allora lo vedi che sono proprio di legno.
Una specie di dolcezza splendeva sorridente in quegli occhi crudeli azzurro-chiari e su quella bocca vigorosa, rossa, dalla piega amara.
Ora il cambiamento è arrivato. Non ci sono Stati blu (democratici) e Stati rossi (repubblicani), ci sono gli Stati Uniti d'America.