La vera pornografia è l'esercizio del potere.— Rocco Siffredi
La vera pornografia è l'esercizio del potere.
Certo un grande sesso per essere attore porno aiuta, perché è visivo. Un grande Rocco Siffredi con un piccolo sesso, non sarebbe stato possibile.
Sono attratto dalle donne che hanno una forte personalità, che mettono l'essere sexy in secondo piano. Ce ne sono tante in politica che più sento parlare più trovo eccitanti.
Essere attore porno è un vero lavoro, fare l'amore per otto ore è impossibile per un comune mortale. C'è bisogno di talento, ma anche di tecnica.
La moto è sia uomo che donna. Ti appassiona come una donna e ti frega peggio di un uomo. Bella e docile quanto interessante, affascinante e pericolosa al tempo stesso.
Quello che mi piace è fare sesso vero: in un film hard non puoi solo recitare perché diventerebbe banale, pornografico nel senso assoluto del termine, una vera e propria presa per il culo, tanto quanto il politico che ti raggira raccontandoti cavolate.
La tentazione del potere è la più diabolica che possa essere tesa all'uomo, se Satana osò proporla perfino a Cristo. Con Lui non ci riuscì, ma riesce con i suoi vicari.
Per acquistare il potere e conservarlo, bisogna amare il potere. E l'ambizione non s'accorda affatto con la bontà: s'accorda con l'orgoglio, con l'astuzia, con la crudeltà.
Solamente chi ha imparato il potere di un aiuto sincero e disinteressato prova la gioia più profonda della vita: il vero appagamento.
È stato detto che il potere logora. Non è vero. È la paura di perderlo che logora davvero.
Potere: far fare agli altri quello che non vogliamo fare noi.
Una volta che il potere è al potere, cioè una volta che l'aspirazione al potere diventa realtà e realizzazione, diventano tutti di destra.
Di tutte le passioni e di tutti i nostri appetiti, l'amore del potere è quello di natura più imperiosa ed egoistica, poiché l'orgoglio di un solo uomo esige la sottomissione della moltitudine.
La conoscenza è potere.
Il potere rivela gli uomini.
La grande forza del potere, che sia religioso o politico: provocare il senso di colpa da cui pretende di liberarci.