Vivete una vita in cui potete riconoscervi!
Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l'immagine di un'idea.
Le montagne, come il mare, ricordano una misura di grandezza dalla quale l'uomo si sente ispirato, sollevato. Quella stessa grandezza è anche in ognuno di noi, ma lì ci è difficile riconoscerla. Per questo siamo attratti dalle montagne.
Solo se riusciremo a vedere l'universo come un tutt'uno in cui ogni parte riflette la totalità e in cui la grande bellezza sta nella sua diversità, comincieremo a capire chi siamo e dove stiamo.
Le rivoluzioni costano carissime, richiedono immensi sacrifici e perlopiù finiscono in spaventose delusioni.
Che cos'è che ci fa così spavento della morte? Quello che ci fa paura, che ci congela davanti a quel momento è l'idea che scomparirà in quell'attimo tutto quello a cui noi siamo tanto attaccati. Prima di tutto il corpo. Del corpo ne abbiamo fatto un'ossessione.
Sappiamo entrambi che devono avere un vincitore.
Quando sogniamo di sognare, siamo prossimi a destarci.
L'altro mese ho fatto un esperimento, ho fatto passare in questo ufficio i trentatré sindaci della circoscrizione e gli ho chiesto se sapevano che nel loro Comune c'era la mafia. Lo sapevano solo tre.
Il tempo (si sa) a volte vola come un uccello, a volte striscia come un verme: ma l'uomo sta particolarmente bene quando non si accorge nemmeno se passa veloce o lento.
Si può essere padroni di ciò che si fa, ma mai di ciò che si prova.
Il male non sa cosa sia il male finché qualcuno non gli strappa la maschera del bene.
È il duende lo spirito che si impossessa dell'uomo quando rinuncia agli algidi perfezionismi e all'ansia da prestazione.
Per la prima volta nella sua vita pura di ragazzo gli si affacciò alla mente una vaga idea di ciò che è la vita, che ci spinge tutti a lottare, a volte con gran serenità e a volte con una grande tristezza.
La forma quotidiana della decisione per l'esistenza è il ricordo del destino che ogni cosa ha, che è uno solo, il mistero di Dio, è il ricordo che questo mistero è diventato un uomo. Perciò, la forma quotidiana della decisione per l'esistenza è vivere la memoria di Cristo.
Se gli uomini d'affari non tenessero alta la soglia dell'inconsapevolezza, se lasciassero affiorare ragionamenti che in superficie esploderebbero nella loro totale contraddittorietà, non guiderebbero il mondo come fanno.