Vivete una vita in cui potete riconoscervi!— Tiziano Terzani
Vivete una vita in cui potete riconoscervi!
Che gioia, figlio mio. Ho sessantasei anni e questo grande viaggio della mia vita è arrivato alla fine. Sono al capolinea. Ma ci sono senza alcuna tristezza, anzi, quasi con un po' di divertimento.
Queste sono state le prime grandi emozioni della mia infanzia, l'umiliazione di dover andare al Monte di Pietà, il senso di questa mia famiglia carina, meravigliosa con me, ma in fondo debole, vulnerabile.
Il tempo non si ripete, il tempo è solo presente, perché solo al presente se ne fa l'esperienza.
Quando sei a un bivio e trovi una strada che va in su e una che va in giù, piglia quella che va in su. È più facile andare in discesa, ma alla fine ti trovi in un buco. A salire c'è più speranza. È difficile, è un altro modo di vedere le cose, è una sfida, ti tiene all'erta.
Il buonsenso in finanza consiste nel sapere che certi uomini promettono di fare certe cose e poi non le fanno.
Essere immortale è cosa da poco: tranne l'uomo, tutte le creature lo sono, giacché ignorano la morte; la cosa divina, terribile, incomprensibile, è sapersi immortali.
La vita, senza il pensier della morte, senza, cioè, religione, senza quello che ci distingue dalle bestie, è un delirio, o intermittente o continuo, o stolido o tragico.
L'altro mese ho fatto un esperimento, ho fatto passare in questo ufficio i trentatré sindaci della circoscrizione e gli ho chiesto se sapevano che nel loro Comune c'era la mafia. Lo sapevano solo tre.
Il nostro tempo è adesso. Ma non tocca a noi scegliere. Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato.
Considera sacro ogni momento, dai a ciascun momento chiarezza e significato, a ciascuno il peso della tua consapevolezza, a ciascuno il vero e dovuto adempimento.
Se credi di potercela fare, probabilmente ce la farai. Se credi di non riuscirci, stai sicuro che non ci riuscirai. Le convinzioni sono la chiavetta d'accensione che ti fa staccare dalla rampa di lancio.
La modestia deriva o dal non conoscere il proprio valore o dal fingere di ignorarlo, vale a dire è o ignoranza, o ipocrisia. Nondimeno, siccome lusinga molto l'amor proprio degli altri, passa per una gran virtù.
Dicono che non sai ciò che hai fino a quando non lo perdi. Così mi sono sbarazzato di tutto per vedere quello che avevo.
Sentirsi capaci, sentire di «farcela» produce un senso di piacere molto più antico e profondo di quello stimolato dagli incentivi o dai rinforzi esterni.