La religione è la reazione totale di un uomo alla vita.— William James
La religione è la reazione totale di un uomo alla vita.
Siamo felici perché sorridiamo e non viceversa.
La vera cultura vive di simpatie e ammirazioni, non di antipatie e disprezzo.
Un atto non ha assolutamente nessuna qualità etica quando non sia scelto fra un certo numero di atti ugualmente possibili.
Per essere un buon filosofo, tutto ciò che è necessario è odiare il modo di ragionare degli altri.
La religione è il tentativo da parte degli esseri umani di legare se stessi al senso di un mondo che li supera, proprio come fa il rilegatore di libri che da tanti fogli sparsi produce un volume. E i fogli sparsi sono i nostri giorni, le nostre vite che se ne vanno.
Le nostre religioni sono i cancri della specie e non ne guariremo che da morti.
Ogni religione è dimostrata falsa dalla stessa religione; cioè o dalla religione successiva o da altre contemporanee. Tutte dunque sono false.
Il mondo privo di religione si ritrova senza coesione interna, schiacciato su una dimensione sola, in balìa di un egoismo che sa solo calcolare, molto prossimo al cinismo, talora alla disperazione.
È un fatto comune al sorgere e al primo sviluppo di ogni grande corrente religiosa che la situazione della donna subisca una depressione.
Tante volte la religione è un fatto pubblico e l'impegno della Chiesa cattolica nella vita sociale è essenziale anche da un punto di vista della società civile.
E io ho sempre sentito dire che la religione romana è perduta, se gli uomini si mettono a pensare.
Le masse popolari sono incoerenti, piene di riottosi desideri, passionali e imprevigenti delle conseguenze; devono essere riempite di paura per tenerle a bada. Per questo gli antichi ben fecero ad inventare gli dei e l'idea della punizione dopo la morte.
L'uomo non vive d'altro che di religione o d'illusioni.
La religione, se è vietato, sotto la minaccia di pene tanto severe, farne oggetto di scherno, deve avere una coscienza veramente sporca.